A «Inferno» l’Ubu per il progetto. Parla il regista Martinelli

Sabato 16 dicembre a Milano, Marco Martinelli e Ermanna Montanari - e con loro il Teatro delle Albe - hanno ricevuto il riconoscimento per il «Miglior progetto curatoriale» per Inferno (regia di Marco Martinelli e Ermanna Montanari, produzione Ravenna Festival; coproduzione Ravenna Teatro/Teatro delle Albe). Lo spetatcolo era candidato anche come «Spettacolo dell’anno» e «Miglior allestimento scenico», riconoscimento andato a Edoardo Sanchi con gli allievi del biennio specialistico di Scenografia per il teatro dell’Accademia di Belle Arti di Brera-Milano. Un anno pieno di progetti e riconoscimenti come il Premio della Critica 2017 come miglior attrice a Ermanna Montanari.
Martinelli, vi aspettavate questo nuovo premio?
«E’ una grande felicità. Ormai con gli anni e tanti premi Ubu vinti è sempre meglio non aspettarseli. E’ una grande grazia ulteriore, è bello dedicarlo non solo ai nostri attori, alle nostre guide, ma anche a tutti i partecipanti, dalle arpie ai diavoli».
Cosa è piaciuto di questo spettacolo, secondo lei?
«Riuscire a portare una città, tutta insieme, a confrontarsi su un’opera così alta, irraggiungibile. Penso sia questo l’aspetto più evidente. Abbiamo vinto il premio come miglior progetto curatoriale e, a inizio dicembre, Ermanna ha ricevuto il premio nazionale dei critici di teatro. Una pioggia di riconoscimenti che vanno a premiare l’opera d’arte. Quando viene messa ‘tanta città’ insieme sentiamo proprio l’urgenza che spinge all’opera. Il fatto di riunirsi e stare insieme con obiettivi molto alti è fondamentale per il nostro lavoro».
Pensate di fare altre repliche di «Inferno»?
«Lo spettacolo è intrasportabile: nel 2019 allestiremo il Purgatorio e il lavoro ripartirà sempre con le stesse modalità. Ci hanno chiesto di realizzarne anche uno per Matera che quell’anno sarà Capitale europea della cultura. Lavoreremo sul posto con gli abitanti di Matera. Nel 2021 toccherà al Paradiso e speriamo di rifare anche tutti e tre gli spettacoli. Paradiso andrà anche a Timisoara in Romania». (e.nen.)