Individuata ladra che aveva rubato 10 mila euro da un ristorante cinese
I Carabinieri della Compagnia di Faenza, al termine di un'attività investigativa, hanno identificato la responsabile del furto commesso agli inizi di gennaio in un ristorante cinese in via Emilia Ponente. Si tratta di un'imolese di 47 anni, già nota per il “vizietto” dei furti. Gli uomini dell'Arma, durante il sopralluogo, avevano immediatamente capito che il furto era stato messo a segno da una “mano esperta” che prima aveva forzato la porta posteriore della cucina e poi, manomesso il registratore di cassa rubando l'incasso della giornata (circa 500 euro) e dei tre giorni precedenti (circa 10 mila euro) che era in un altro cassetto.I militari, visionando le immagini della videosorveglianza, avevano individuato una “Renault Twingo con a bordo due persone sospette che avevano fatto un giro di sopralluogo vicino il ristorante, durante la chiusura pomeridiana. Da quell’auto era poi scesa una donna dai capelli biondi che, con estrema disinvoltura, era riuscita ad introdursi nel locale utilizzando un cacciavite. Con l'incasso in mano aveva raggiunto il suo complice rimasto ad attenderla nell’auto, parcheggiata appositamente poco distante per evitare che la targa finisse sotto l’obiettivo delle telecamere. Il titolare del ristorante, un 33enne cinese, incredulo per l’accaduto, aveva subito chiamato il 112 per denunciare il furto fornendo tutti i filmati ripresi dalle telecamere, che sono stati molto utili ai carabinieri per ricostruire il modus operandi della donna.
Dopo aver visionato anche le immagini riprese dai sistemi di videosorveglianza che “coprono” i dintorni del ristorante, i militari si sono messi alla ricerca della Twingo avvalendosi anche dei dati registrati dai dispositivi di lettura targhe installati nel faentino. Quindi hanno individuato una 47enne imolese, molto somigliante alla donna che aveva messo a segno il furto nonché proprietaria di una “Renault Twingo” identica a quella utilizzata per il sopralluogo e poi per la fuga.La donna aveva nel suo “curriculum” una sfilza di precedenti penali a cominciare dagli anni ’90. Ottenuto dall’autorità giudiziaria un decreto di perquisizione, i carabinieri si sono presentati a casa della 47enne, dove hanno trovato tutti gli indumenti che la stessa indossava durante il furto, compreso uno sgargiante orologio di colore rosa che portava al polso mentre scassinava il cassetto con i diecimila euro. Purtroppo, in casa non vi era più nessuna traccia di quel bottino. La donna è stata quindi denunciata in stato di libertà per furto aggravato.