In provincia «va in scena» il cinema del Novecento

Tre spettacoli tratti da altrettanti film di altrettanti maestri italiani, una monologo sulle rivoluzioni scientifiche del Secolo Breve e una revisione dell’incipit delle avanguardie teatrali che hanno segnato il medesimo secolo. E’ decisamente ricca l’offerta teatrale di questa settimana in provincia di Ravenna, anche senza contare le iniziative delle più note compagnie del capoluogo (vedi altri articoli in pagina).
Da lunedì 4 a mercoledì 6 dicembre al teatro Masini di Faenza arriva Giulio Scarpati, protagonista con Paolo Giovannucci di Una giornata particolare, riduzione scenica dell’omonima pellicola di Ettore Scola, ambientata nella Roma pre-bellica, proprio nel giorno della visita di Hitler alla città eterna. Su questo sfondo, si consuma il difficile confronto tra una donna plagiata dal regime e un omosessuale che comincia ad aver problemi col fascismo, la cronaca di un cambiamento che arriva grazie alla reciproca comprensione.
Domenica 3 alle 21, sempre al Masini ma nel Ridotto, andrà invece in scena il curioso 1927 – Monologo quantistico di e con Gabriella Greison, dedicato alla storia, realmente avvincente, delle rivoluzioni della Fisica nel primo Novecento, tra vicende personali, aneddoti divertenti e slanci davvero visionari nel cuore della scienza.
Sabato 2, invece, alla Casa del Teatro di via Oberdan la compagnia dell’Atelier delle Figure porterà in scena La Metamorfosi di Mr. Punch in Père Ubu, rilettura del classico Père Ubu di Alfred Jarry, pietra fondante della Patafisica e abbrivio di buona parte delle rivoluzioni teatrali del Novecento (la prima rappresentazione è del 1896). Un’ardita rilettura per burattini, alimentata dalla fusione fra il teatrino britannico, la patafisica e le botte da orbi di Sganapino e Sandrone. Da provare.
Tornando al Masini, sempre sabato 2 la stagione comica presenta Horny, monologo di Antonio Ornano, dedicato alla fragilità di un uomo adulto alle prese con i doveri di marito e di padre, un inno all’incompiutezza emotiva e sentimentale del maschio «adulto», contro il mantra del successo ad ogni costo che ci attanaglia.
Il teatro Comunale di Russi, invece, mercoledì 6 dicembre alle 20.45 vedrà in scena Massimo Dapporto, protagonista di Un borghese piccolo piccolo, tratto dal classico film di Mario Monicelli, a sua volta tratto dal romanzo omonimo di Vincenzo Cerami. In questo caso parliamo della tragicommedia di un impiegato ministeriale che cerca di «piazzare» il figlio in un comodo e ben remunerato posto di lavoro, dando fondo a discutibili prassi che nel Belpaese conosciamo fin troppo bene.
Lunedì 4 e martedì 5, infine, il Comunale di Cervia ospiterà Gigio Alberti e Filippo Dini, insieme ad altri attori, nella versione teatrale del Regalo di Natale di Pupi Avati. Uno dei film più duri e dolenti degli anni ’80; disincantato ritratto di quella che un tempo poteva chiamarsi «amicizia», racconta una drammatica partita a poker nella notte più sacra dell’anno, tra piccole e grandi miserie e una trama costruita quasi come fosse un thriller.