Il disegni di Beppe Rava nella prossima puntata di «Ulisse»
Sandro Bassi
Sarà un faentino, Beppe Rava, classe 1963, disegnatore ed esperto soprattutto in costumi militari, a presenziare coi suoi lavori grafici nella prossima puntata di Ulisse, la seguitissima serie condotta da Alberto Angela per Rai 3, sabato 7 aprile. Nell’occasione il programma illustrerà il ’600 italiano nei suoi caratteri resi celebri dal Manzoni con I promessi sposi; a Rava è toccato il compito di illustrare, stavolta in senso fisico, con pennello e colori, le figure dei «bravi» di manzoniana memoria, quei mercenari al servizio dei signorotti dell’epoca, vedi Don Rodrigo, e che, a dispetto del loro nome, tanto «bravi» non erano (il nome discende dal latino pravus che significa «malvagio, spregiudicato» e di cui in italiano resta traccia nel sostantivo «bravata»).
Rava si è documentato su vari testi, soprattutto per quanto riguarda abbigliamento, usi e costumi: «Ad esempio il fatto dei capelli lunghi - spiega -, sovente raccolti da un copricapo a rete, è vero e dovuto alla necessità di “posizionare” i capelli in punti voluti, come sulle guance o sulla fronte per nascondere eventuali cicatrici».
Beppe Rava è appassionatissimo, fin da bambino, di storia e in particolare di quella militare grazie ai racconti di suo padre, Tommaso, reduce della Seconda Guerra Mondiale.
Alla sua formazione di grafico e illustratore di costumi ha contribuito anche la professione di sua madre, Giovanna, esperta di sartoria. Approfondite le sue conoscenze con associazioni di modellismo e wargame e attraverso la consultazione di libri e riviste specializzate, si è poi cimentato coi dipinti di pittori militari famosi, sognando di poter, un giorno, dipingere come loro, a quel livello.
Sostanzialmente autodidatta (salvo l’iniziale frequentazione della scuola di disegno Minardi a Faenza), ha suscitato fin da giovanissimo l’interesse di case editrici che utilizzano le sue illustrazioni. Per questo Beppe Rava si definisce scherzosamente «cervello in fuga», o meglio: «... cervello non so; in fuga, almeno a giudicare dal fatto che i miei committenti sono quasi tutti stranieri, direi proprio di sì».
Fra le importanti «imprese» di Beppe Rava va citato infine Il giorno dei quattro Papi, disegno realizzato quattro anni fa in occasione della canonizzazione di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, su committenza del Vaticano.