Federico Buffa racconta la «Notte a Kinshasa» di Muhammad Ali

Ci sono incontri che cambiano la storia. Ogni tipo di incontri, beninteso, anche un incontro di boxe. Accadde a Kinshasa, in Zaire, nel 1974, quando nel cuore dell’Africa si affrontarono Muhammad Ali e George Foreman. Un episodio leggendario della storia dello sport (e non solo) che a Faenza sarà degno di uno spettacolo teatrale, quando venerdì 19 arriverà sul palco del Masini alle 21 Federico Buffa, giornalista sportivo e grande divulgatore di episodi di questo calibro, accompagnato da Alessandro Nidi (pianoforte) e Sebastiano Nidi (percussioni). La Night in Kinshasa evocata da Buffa andò molto al di là del semplice incontro di boxe, fu un episodio chiave per il «riscatto sociale, la pace e i diritti civili – spiega Buffa -. E nella consueta sinfonia di contraddizioni che è la storia di Muhammad Ali, il paradosso è che l’incontro simbolo della libertà, ha luogo in un paese oltraggiato prima dal colonialismo e poi dalla dittatura di Mobutu, che sarebbe durata trent’anni e poi ancora dalla guerra. Ali torna nella terra dei suoi avi, a riscoprire le sue origini e racconta alla stampa quelle che vede». Sono infatti attribuite ad Alì le parole: «Mostrerò ai neri d’America che i loro antenati sono in Africa. Dio mi ha prescelto, la boxe è solo il mezzo con cui racconterò l’Africa alla mia gente, sono sicuro che non ne sanno niente, anch’io non ne sapevo niente. Sarò il ponte tra l’Africa e l’America. Devo battere George Foreman!».