Cavina pubblica il secondo romanzo per bambini e avvia una trilogia sui videogames
Federica Ferruzzi
E’ uscito per Marcos Y Marcos, nella collana «Gli Scarabocchi», il secondo libro di Cristiano Cavina dedicato ai ragazzi dal titolo Pepi Mirino e l’invasione dei png ostili, dove «png» è l’acronimo dei «personaggi non giocanti» che, nel mondo dei gamer, vengono gestiti dal programma e combattono contro il protagonista del videogioco. Chi teme di aver perso il «Cristiano delle case popolari», quello del primo romanzo Alla grande o di Un’ultima stagione da esordienti non disperi: nel libro, infatti, oltre all’aspetto tecnologico, ormai inevitabile visto che i protagonisti sono pre-adolescenti, Cavina non rinuncia a raccontare le avventure all’aria aperta di cui è protagonista un gruppo di ragazzini.
Pepi Mirino, al secolo Pietro Morini, e i suoi amici del «Club dei cecchini» si dividono infatti tra scorribande in un fantomatico borgo non meglio definito - e che, per una volta, non viene identificato con Casola Valsenio - e la lotta a personaggi dei videogiochi che, a un certo punto, decidono di sconfinare nella realtà. «Si tratta di una bellissima avventura, vissuta da un gruppo di amici che combattono contro personaggi che escono da un tablet grazie a una connessione fantasma su cui investigheranno - spiega Cavina -. Ma è anche una riflessione sull’abitare in campagna e il vivere in città, sull’amicizia, sul rapporto tra un ragazzino e i suoi genitori, a cui fanno da sfondo mostri, mazze da baseball insanguinate, personaggi dei Pokemon velenosi e misteriosi tirannosauri che spuntano all’improvviso in giardino. E’ una storia che contiene un sacco di epica e di avventura».
Un vero e proprio romanzo di formazione in cui, alla fine, il giovane Pepi dovrà fare i conti con gli avvertimenti dei grandi e in cui si interrogherà sugli effetti collaterali di un virtuale che impregna il nostro quotidiano, ma che non sempre assume connotazioni positive. «No, certo, ma come in tutte le cose ci vuole misura – commenta l’autore -. Puoi demonizzare anche i tortelli, che pure sono buonissimi, ma se ne mangi otto chili fanno malissimo. Lo stesso vale per i videogiochi: se li si usa per “parcheggiare” i figli è sbagliato. Anch’io ho giocato a videogames violenti al bar, dove sostanzialmente dovevi spaccare delle teste, ma sapevo bene che la realtà era un’altra cosa». Nonostante sia stato pensato per bambini dai dieci anni in su, il libro si presta a diversi livelli di lettura. «In realtà – prosegue Cavina - quando scrivo non penso ai livelli. L’unico livello è dato dal divertimento puro e dalla gioia di scrivere. Quando leggo un libro alla mia bimba di due anni, lei capisce solo che si sta parlando di un maialino che si rotola nel fango, mentre io intuisco che c’è dell’altro. Io scrivo, ma sta poi al lettore trovare il livello in cui sta più comodo».Pepi Mirino e l’invasione dei png ostili è il primo libro di una trilogia a cui seguirà Pepi Mirino e la macchina del buio, anche se il prossimo libro di Cristiano Cavina che leggeremo è un romanzo la cui uscita è prevista per i primi mesi del prossimo anno. Si tratta di Ottanta rose mezz’ora, libro che vedrà al centro un’incredibile storia d’amore con una prostituta.