Università, concorsi truccati, nei guai anche due professori ravennati

Ci sono anche un docente bolognese e due ravennati nell'operazione della guardia di finanza di Firenze che il 25 settembre ha portato all'arresto di sette professori universitari in un'inchiesta che ipotizza concorsi truccati. Tra gli indagati anche l'ex ministro Augusto Fantozzi che rischia l'interdizione dalla professione di docente, in merito alla quale il gip di è riservato di decidere dopo l'interrogatorio. Ai domiciliari sono finiti Fabrizio Amatucci, docente alla Federico II di Napoli, Giuseppe Maria Cipolla (Università di Cassino), Adriano di Pietro (Università di Bologna), Alessandro Giovannini (Università di Siena), Valerio Ficari (Università di Roma 2), Giuseppe Zizzo (Università Carlo Cattaneo di Castellanza, Varese), Guglielmo Fransoni (Università di Foggia). Sono sei gli indagati a Bologna nell'ambito dell'inchiesta fiorentina. Oltre all'arresto del professor Adriano Di Pietro, insegnante di diritto tributario e finanziario, ai domiciliari, i finanzieri della polizia tributaria hanno eseguito anche due misure interdittive a carico di altrettanti docenti dell'ateneo, Thomas Tassani, ordinario di diritto tributario dell'impresa e degli enti pubblici nella sede di ravenna e Andrea Carinci, ordinario di diritto tributario all'università di Bologna e, da tre anni membro del consiglio della camera arbitrale della Camera di Commercio di Ravenna. Una decina le perquisizioni, tra abitazioni, studi e uffici universitari.