Referendum flop, affluenza nazionale al 30%, al 38% in E-R, lontano il quorum del 50%, esulta il centrodestra

econdo i dati del Viminale, quando mancano tra 4000 e oltre 5000 sezioni da esaminare, l'affluenza media nazionale è del 30%, in aumento rispetto al 22,72% di ieri alle 23. E' il valore che emerge quando le sezioni esaminate si avvicinano al totale di 61.591, passando dalle 57.311 sezioni esaminate sul primo quesito (Jobs act e reintegro dei licenziamenti illegittimi) e le 55.701sul quinto quesito (cittadinanza italiana). La percentuale dell'affluenza varia di pochissimo fra i 5 quesiti, stando sempre sul 30%.
In Emilia-Romagna, ai cinque referendum abrogativi, ha votato il 38% degli aventi diritto, una quota di circa otto punti percentuali più alta rispetto alla media nazionale, circa un punto percentuale in meno rispetto alla Toscana. Le province dove si è votato di più sono state Bologna (44,6%) e Reggio Emilia (42,1%), seguite da Modena (39,4%) e Ravenna (37,7%). Più basse Forlì-Cesena (35,3%), Parma (34,4%), Ferrara (33,4%) e Rimini (31,1%), addirittura sotto la media nazionale Piacenza (27,8%).
Un dato quello dell'affluenza in linea con l'ultima tornata referendaria - quella del 2009 sulla legge elettorale - in cui si votò su due giorni come quest'anno e in cui tuttavia non fu raggiunto il quorum. Ai seggi si sono recati tutti i leader che sostengono i quesiti ed anche la premier Giorgia Meloni che però ha detto di non voler ritirare le schede per non far raggiungere il quorum. A votare è andato anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo seggio di Palermo.
"Le opposizioni hanno voluto trasformare i 5 referendum in un referendum sul governo Meloni. Il responso appare molto chiaro: il governo ne esce ulteriormente rafforzato e la sinistra ulteriormente indebolita". Lo dichiara Giovanbattista Fazzolari, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega per l'Attuazione del programma di governo, intercettato dai giornalisti fuori da palazzo Chigi.
"Oggi in Italia si votano dei referendum che non passeranno: la cittadinanza non è un regalo, chiediamo regole più chiare e severe per essere cittadini italiani, non basta qualche anno in più di residenza". Lo ha detto il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, intervenendo sul palco della "Festa della Vittoria" dei Patrioti Ue.
"Ormai è evidente che il quorum non ci sarà, come del resto era facilmente prevedibile vedendo i precedenti. I quesiti sul lavoro erano infatti ideologici e rivolti al passato come abbiamo detto in tutte le varie tribune televisive". Lo scrive il senatore di IV Matteo Renzi nella sua e-news. "Spero che sia chiaro - aggiunge - che, per costruire un centrosinistra vincente, bisogna parlare di futuro, non di passato. Ingaggiare battaglie identitarie, infatti, fa vincere i congressi, ma non fa vincere le elezioni: se vogliamo costruire un'alternativa a Giorgia Meloni bisogna essere capaci di allargare al ceto medio, non chiudersi nel proprio recinto ideologico. Sono convinto che riusciremo a farlo".