Ravenna, Cre estivi, 68 i centri accreditati. Parla l'assessore Molducci e le operatrici
Elena Nencini
Finisce la scuola e la necessità di tante famiglie i cui entrambi i genitori lavorano è di trovare una collocazione per i bambini, specie se i preziosi nonni non ci sono.
La richiesta ai Centri ricreativi estivi (Cre) è alta, nonostante il Comune di Ravenna offra, grazie alla piattaforma Oasi31 (www.oasi31.it), tantissime scelte, sia pubbliche che private. 68 le strutture accreditate di cui 15 comunali, in aumento rispetto alle 13 del 2023.
A spiegare come funziona l’offerta per i Cre è l’assessora per le politiche alle famiglie, infanzia e natalità Livia Molducci.
Molducci, si sono chiuse ieri le richieste per i contributi della Regione Emilia Romagna, come è andata?
«Sono state 1261 le domande per la richiesta di contributi per il contrasto alle povertà educative e la conciliazione vita-lavoro, di cui 361 per la fascia 3-6 anni, 875 per la fascia 7-13 anni e 25 per quella 14-17 anni che sono ragazzi con delle problematiche. Famiglie con Isee fino a 24mila euro possono essere ammesse al contributo di sostegno per la retta sia dei centri privati che per i pubblici. Può arrivare fino a un massimo di 100 euro a settimana, non può essere superata la cifra di 300 euro per 3 settimane. Il contributo riguarda i bambini/e dai 3 ai 13 anni, a cui si aggiungono i ragazzi/e fino ai 17 anni per chi ha una disabilità certificata».
Come stanno andando le richieste per i Cre?
«C’è una affluenza elevata, in linea con anno precedente, alta anche per il periodo tanto che abbiamo richieste per tutti e 4 i turni. Proponiamo turni quindicinali: due a luglio e due ad agosto. Le graduatorie escono alla fine di maggio in maniera che le famiglie abbiano la possibilità di organizzarsi in altro modo se non sono rientrati nella lista. Oltretutto i genitori possono anche usufruire del congedo parentale. I turni assegnati per la materna sono 850, le domande presentate 467, ad oggi 132 famiglie non sono state accolte. Per il nido sono 820 turni con 382 domande, 56 le famiglie non accolte. E’ un dato in continua evoluzione perché le famiglie hanno tempo di comunicare un’eventuale rinuncia fino a 5 giorni prima dell’inizio del Cre e poi si scorre la graduatoria».
Quanti sono i Cre attivi quest’anno?
«Sono 32 per la fascia da 3-6 anni, 47 fino ai 17 anni, complessivamente sono 68. I Cre pubblici sono finanziati dal Comune di Ravenna e si aggiungono ai privati: sono 8 per i Cren (centri ricreativi estivi nido) da 0-3 anni, per i mesi di luglio e agosto, 4 in città, 2 al mare, 2 nel forese. Mentre i Crem, da 3-6 anni sono 7: 4 scuole in città, 1 al mare e 1 nel forese. D’estate il Comune ne approfitta per fare i lavori di manutenzione nelle scuole, ma le strutture, come la scuola elementare Ottolenghi, che non hanno lavori in corso, possono essere date in concessione alle diverse associazioni per i Cre».
Pensate a una possibilità in futuro di aumentare i posti?
«Sarà difficile perché i Cren sono gestiti con un contratto di appalto, i costi sono stabiliti nel contratto, al massimo si potrebbe chiedere un ampliamento, ma dovremmo aumentare la spesa su questa voce. Il problema è che molte delle cooperative sociali che si sono aggiudicate l’appalto lamentano carenza di personale con le qualifiche idonee. Dobbiamo anche pensare che ci sono anche le scuole materne e nidi Fism (Federazione Italiana scuole materne) che ampliano l’offerta»
Un’estate tutta a misura di bambini e ragazzi, dall’inglese alle attività legate al mare e all’arte
Sono ben 68 le associazioni accreditate che offrono Centri estivi ricreativi rivolti a ragazzi /e da 0-17 anni, basta curiosare su il sito www.oasi31.it per cercare quello capace di soddisfare i desideri dei nostri figli e delle nostre tasche.
Se volete che l’estate rappresenti un momento di divertimento ma anche l’occasione per far imparare a vostro figlio l’inglese allora potete scegliere «Pingu’s English Full Immersion Summer Camp»: Aleksandra Kukula, ideatrice dell’associazione, spiega: «Siamo alla Rocca Brancaleone da tre anni, il primo Cre lo abbiamo fatto nel 2019 nella nostra scuola in via Pirano, poi c’è stato il covid e ci siamo spostati ai Giardini pubblici, adesso ci troviamo bene alla Rocca che è diventata la sede estiva della scuola. Durante l’anno scolastico teniamo dei corsi di inglese in via Pirano, il nostro pubblico è composto da bambini da 0 a 12 anni perché usiamo un metodo tramite il gioco, che funziona anche con piccolissimi di 6 mesi, il bimbo più piccolo che ho avuto. Ci fermiamo dopo la terza media quando cambia il metodo di studio e non si usa più il gioco come apprendimento». Continua Kukula: «E’ un Cre molto dinamico, per bambini dai 4 ai 13 anni, facciamo tantissime attività all’aria aperta: pet therapy, break dance, mosaico, laboratori di cucina. La nostra particolarità è che è tutto in inglese, le nostre teachers parlano solo in lingua con i ragazzi: 8 ore di full immersion, insistiamo molto su questo. L’importante sono le tante collaborazioni con altre associazioni, con gli scout, con musicisti, con sportivi. Siamo in crescita come associazione perché non c’è molta offerta in questo settore, cerchiamo che sia tutto a misura di bambino, per farlo sentire a casa sua, la didattica porta così a risultati diversi, i bimbi lo sentono». Conclude Kukula: «Quest’anno saranno un centinaio i bambini che hanno sceltro il nostri Cre».
Maria Francesca Piccini e Elena Paciotti sono le anime dell’associazione «Tra le nuvole», che unisce le due anime delle creatrici, la prima laureata in scienze ambientali e appassionata di giochi, la seconda interior design capace di creare qualsiasi cosa con le mani. A raccontare la storia di «Tra le nuvole» è la presidente Piccini: «Siamo nate per fare progetti nelle scuole, abbiamo unito le nostre competenze, le diverse attitudini per dedicarci soprattutto ai bambini. Gestiamo un servizio di Pedibus, ma facciamo anche progetti didattici nelle scuole e ne faremo presto uno in carcere». Sono ben 5 i Cre che l’associazione propone quest’anno, spiega Piccini: «Accogliamo bambini dai 3 ai 15 anni, abbiamo in concessione due scuole materne, a Ravenna c’è posto per 40 bambini mentre a Marina per 30. A Marina di Ravenna usiamo il campo di atletica per ragazzi da 6 a 12 anni: è una zona bellissima, con tanto verde, tutta recintata, vicino al mare. Ci permette di organizzare tante attività con il centro Cestha, con il nucleo Carabinieri della biodiversità. Organizziamo iniziative legate al mare, abbiamo liberato anche una tartaruga in mare, portiamo i ragazzi alla torre di arrampicata dell’associazione Mercurio. È un Cre di natura e sport. Sempre a Marina alla scuola Ottolenghi abbiamo un Cre per la fascia da 3-6 anni. A Ravenna invece, per i ragazzi 6-12 anni, siamo ai Giardini pubblici, dove facciamo attività con il Planetario con laboratori di astronomia, ma anche mosaico. Le parole d’ordine potrebbero essere gioco e arte. Per la stessa fascia di età il Cre alla scuola Garibaldi di Ravenna è incentrato su laboratori creativi di mosaico, pittura, arte, ma anche giochi a squadre e ginnastica. Infine un altro progetto con preadolescenti è Junior staff, dai 13 ai 15 anni, con attività in linea con i loro interessi: la biblioteca Holden, Radio immaginaria, escursioni nella natura, podcast, caccia al tesoro con orienteering. Usiamo sia il campo di atletica di Marina che i Giardini pubblici a Ravenna. Cerchiamo sempre tante collaborazioni diverse con altre associazioni, dalla pet therapy al circolo velico, al centro ippico». Al momento le iscrizioni stanno andando bene, conclude Piccini: «Al momento ci sono circa 1500 iscrizioni, ma possono ancora aumentare in corso di stagione: abbiamo circa 500 bambini a settimana nei diversi Cre. Alla fine della stagione di solito totalizziamo 2000-2200 iscrizioni. Tanti bambini ci seguono da anni e cerchiamo sempre di fare proposte diverse». (e.nen.)