Ravenna, concessioni, parere negativo per la proroga al 2062, ma Accardi (Terme Punta Marina) non molla

Elena Nencini
L’investimento di quasi tre milioni di euro che la società delle Terme di Punta Marina voleva realizzare sulla struttura non si farà: infatti la richiesta di proroga della concessione non è stata accettata dal Tar di Bologna, che ha così sostenuto il no di Comune di Ravenna e Demanio.
L’investimento riguardava una serie di opere volte al miglioramento della struttura termale, ma la cifra imponente comportava una proroga della concessione per ammortizzare i 2 milioni 878mila 200 euro, infatti anche le fonti di acque minerali termali sono legate a una concessione: quella relativa alle Terme di Punta Marina scadrà nel 2043. La proroga richiesta chiedeva l’allungamento fino al 2062.
Andrea Accardi direttore delle Terme di Punta Marina racconta i progetti per il futuro.
Proroga rigettata cosa farete adesso?
«Io avrei fatto naturalmente gli investimenti, ma così non è possibile, non ci sono i tempi per l’ammortamento. Questo non significa che non faremo più miglioramenti della struttura: abbiamo già rinnovato parte del parco macchine relativo alla diagnostica delle immagini, abbiamo rinnovato buona parte delle camere, stiamo facendo il rifacimento della facciata e ad ottobre finiremo qualche altro opera».
Continuerete a fare investimenti sulle Terme quindi?
«Assolutamente si, sono due cose parallele: uno era un progetto di lungo periodo, ma dovendo sottostare a decisioni di carattere amministrativo farò altre scelte. Anche guardando fuori Ravenna. È una semplice constatazione, senza acredine. Saremmo stati felici e contenti di portare avanti questo progetto, ma non ci sono le condizioni per ammortizzare la somma necessaria».
Progetti futuri a questo proposito?
«Negli ultimi anni abbiamo fatto diverse migliorie, come tutte le luci a led realizzate già da diversi anni, abbiamo investito per ridurre il consumo energetico circa 10 anni fa, adesso infatti abbiamo sempre il riscaldamento al minimo per non avere troppo caldo. In questo momento stiamo valutando la possibilità di un impianto fotovoltaico, l’unico problema è lo spazio che abbiamo a disposizione che non è tanto per avere un impianto efficiente per le nostre esigenze.
Come si preannuncia la stagione?
«Siamo già pronti per Pasqua, ma del resto noi non chiudiamo mai essendo uno stabilimento termale; è rimasta chiusa la parte dell’hotel per il rinnovamento delle camere. Le prenotazioni stanno andando molto bene: c’è da lavorare con coscienza e prudenza».