PSICOLOGICAMENTE | Cyberbullismo, tanti rischi per i più piccoli

Gentile dottoressa, la scorsa settimana si è parlato molto di cyberbullismo essendo la settimana dedicata e lo hanno fatto anche nella scuola di mio figlio che frequenta la seconda elementare. Parlandone con lui mi sono resa conto che questo tema mi spaventa a morte perché mi sembra incontrollabile. Noi genitori come possiamo aiutare i nostri figli a non imbattersi in questa realtà?
Grazie, M.
Cara M., la prima cosa da fare è senza dubbio quella di informarsi. Informarsi come adulti e passare informazioni corrette ai nostri figli, con un linguaggio a loro accessibile, ma senza nascondere nulla. Quello del cyberbullismo ad esempio, è un fenomeno che esiste, anche per i più piccoli, ad oggi già connessi ad internet e quindi esposti a tali rischi, e quindi sarebbe stupido e pericoloso evitare di raccontare cosa potrebbe accadere e come evitarlo. Dobbiamo peraltro tenere presente che la percezione del rischio cresce assieme a noi e quindi è altamente improbabile che un bambino si renda conto dei rischi connessi ad un fenomeno complesso quale quello di internet. Altro errore da evitare è quello di lasciare i bambini/ragazzi da soli davanti ai dispositivi. Un recente sondaggio infatti, ha fatto emergere come 9 ragazzi su 10 rimangano da soli davanti ai dispositivi connessi, e che 4 su 10 si connettano anche a tarda ora, dopo le 23. E’ pericoloso infatti, che sia la rete a fare «da babysitter» ai più piccoli proprio per tutti i rischi esistenti, tra cui quelli di essere vittima di cyberbullismo, fenomeno complesso che non potremmo certo esaurire in queste poche righe, ma affiancarsi ai figli ed aiutarli districarsi al meglio nel mare di internet può costituire davvero la differenza in termini protettivi.
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