PERCORSO AD OSTACOLI | Alla stazione ferroviaria di Ravenna servizi pubblici inadeguati per i disabili
Mirella Madeo - Le persone con ridotta capacità motoria hanno, in base alla propria disabilità, necessità funzionali differenti gli uni dagli altri.
Ci sono infatti persone che, avendo un tipo di disabilità che consente loro di usufruire anche dei servizi igenici per normodotati, non hanno problemi a servirsi dei bagni pubblici, al contrario, di chi ha bisogno di particolari presidi che li metta nella giusta condizione di poterli utilizzare, come coloro che hanno grosse difficoltà di deambulazione, i quali necessitano di piccoli accorgimenti, essenziali, affinché possano realmente farne uso.
Le toilette, di recente realizzazione, della stazione ferroviaria di Ravenna, non sono, a tal proposito, conformi ai criteri di progettazione stabiliti dalla normativa vigente in relazione ai parametri da osservare nella costruzione di tali opere. Manca infatti il maniglione ribaltabile a sinistra della tazza e quel che è peggio, il wc è davvero troppo distante dalla parete laterale destra, distanza che impedisce il raggiungimento del punto d’appoggio per potersi sostenere.
Un servizio igenico praticamente inutilizzabile, sprovvisto di doccetta di servizio che, pur non essendo legislativamente previsto, è tuttavia indispensabile per le esigenze dei paraplegici, assenza questa, tratto costante che accomuna gran parte dei servizi igienici pubblici del Comune di Ravenna.
Carenza, in generale, peraltro, fatta presente, a suo tempo, alla nostra Amministrazione comunale che, avrebbe giudicato l’installazione del predetto accessorio, come un potenziale rischio, in quanto oggetto che, prestandosi ad usi impropri, avrebbe potuto favorire il compimento di atti vandalici. In tal maniera, si sono però fatte prevalere altre ragioni, ritenute prioritarie rispetto ad un diritto civile palesemente violato.
Le norme tecniche e le prescrizioni minime, necessarie a garantire l’ accessibilità degli edifici di edilizia residenziale pubblica indicate dal Decreto del Ministero dei Lavori Pubblici del 14/6/1989 n. 236, stabiliscono che in ogni bagno pubblico debba esserci lo spazio adeguato per il movimento delle persone, anche in carrozzina, con la predisposizione di appositi spazi per gli apparecchi sanitari che assicurino l’utilizzo adeguato degli stessi da parte di disabili.
Servizi che devono prevedere inoltre la presenza di corrimani, ovvero di punti di appoggio per la persona in piedi, e maniglioni, per facilitare il trasferimento dalla carrozzina, posti in prossimità dei sanitari.
Un servizio pubblico che non consente la reale fruizione del medesimo da parte di chi ne è destinatario, equivale ad un’opera di fatto inesistente che, in quanto tale, è intrinsecamente priva di utilità.