La giornalista Cecilia Sala liberata in Iran, mercoledì pomeriggio è tornata in Italia

Emilia Romagna | 08 Gennaio 2025 Cronaca
la-giornalista-cecilia-sala-liberata-in-iran-mercoled-pomeriggio--tornata-in-italia
Finisce dopo 21 giorni di reclusione nel terribile carcere di Evin, a Teheran, l'incubo di Cecilia Sala, giornalista di 29 anni del Foglio e autrice di podcast per Chora Media. Tre settimane di angoscia per i famigliari e di trattative febbrili da parte della diplomazia e del governo italiano. Il 19 dicembre, il giorno prima di rientrare in Italia, Sala viene fermata dai pasdaran a Teheran, dove, con regolare visto, era andata per raccogliere materiale per il suo podcast 'Stories'. Ma la notizia della sua detenzione in isolamento nel carcere di Evin, dove sono detenuti i dissidenti politici, viene resa nota solo il 27 dicembre, quando il riserbo non si riusciva più a tenere. All'inizio non sono noti i motivi dell'arresto ma si parla solo di generici "comportamenti illegali". Nei primi giorni di detenzione la giornalista riesce a parlare due volte con i genitori invitando tutti a "fare presto". E riceve una visita da parte dell'ambasciatrice italiana in Iran Paola Amadei per circa mezz'ora. "È in buona salute, è in una cella da sola, a differenza della giovane Alessia Piperno che invece era in cella con altre persone che non parlavano nessuna lingua se non la loro. Adesso riceverà attraverso il ministero degli esteri dell'Iran, su consegna della nostra ambasciata, beni di prima necessità", afferma il ministro degli Esteri Tajani. Ma i pacchi con i beni non sono ammessi e in una nuova telefonata con la famiglia Sala si sfoga dicendo che dorme a terra senza materasso, solo con una coperta contro le fredde notti iraniane e senza neppure gli occhiali per ripararsi dalla luce sempre accesa della cella di Evin. Parole che fanno scattare immediatamente la mobilitazione in Italia con l'hashtag #freeCeciliaSala e manifestazioni di solidarietà in tutto il Paese. Tajani convoca alla Farnesina l'ambasciatore iraniano, la premier Giorgia Meloni un vertice a Palazzo Chigi. Il 3 gennaio l'ambasciatrice Paola Amadei è ricevuta al ministero degli Esteri di Teheran.

Sono orgoglioso di lei". Lo ha detto all'ANSA Renato Sala, subito dopo aver appreso che la figlia Cecilia sta tornando in Italia."Ho pianto soltanto tre volte nella mia vita. Credo che il governo del nostro Paese abbia fatto un lavoro eccezionale. Se mi sente la voce rotta, non vedevo l'orizzonte. E' stato un lavoro di coordinamento straordinario. Confidavo nella forza di Cecilia". "Sto andando a Roma, sono felicissima", ha detto Elisabetta Vernoni, madre della giornalista Cecilia Sala.

Compila questo modulo per scrivere un commento
Nome:
Commento:
Settesere Community
Abbonati on-line
al settimanale Setteserequi!

SCOPRI COME
Scarica la nostra App!
Scarica la nostra APP
Follow Us
Facebook
Instagram
Youtube
Appuntamenti
Buon Appetito
Progetto intimo
FuoriClasse
Centenari
Mappamondo
Lab 25
Fata Storia
Blog Settesere
Logo Settesere
Facebook  Twitter   Youtube
Redazione di Faenza

Via Severoli, 16 A
Tel. +39 0546/20535
E-mail: direttore@settesere.it
Privacy & Cookie Policy - Preferenze Cookie
Redazione di Ravenna

via Arcivescovo Gerberto 17
Tel 0544/1880790
E-mail direttore@settesere.it

Pubblicità

Per la pubblicità su SettesereQui e Settesere.it potete rivolgervi a: Media Romagna
Ravenna - tel. 0544/1880790
Faenza - tel. 0546/20535
E-mail: pubblicita@settesere.it

Credits TITANKA! Spa
Setteserequi è una testata registrata presso il Tribunale di Ravenna al n.457 del 03/10/1964 - Numero iscrizione al Registro degli Operatori di Comunicazione:
23201- Direttore responsabile Manuel Poletti - Editore “Media Romagna” cooperativa di giornalisti con sede a Ravenna, Arcivescovo Gerberto 17.
La testata fruisce dei contributi diretti editoria L. 198/2016 e d.lgs. 70/2017 (ex L. 250/90).
Contributi incassati

settesere it notizie-emilia-romagna-la-giornalista-cecilia-sala-liberata-in-iran-mercoledi-pomeriggio-e-tornata-in-italia-n48279 004
Licenza contenuti Tutti i contenuti del sito sono disponibili in licenza Creative Commons Attribuzione