Faenza, il 18 maggio Cristiano Cavina in libreria con «Il tropico del fango»; tutti i libri degli scrittori romagnoli in uscita

Emilia Romagna | 07 Aprile 2025 Cultura
faenza-il-18-maggio-cristiano-cavina-in-libreria-con-il-tropico-del-fango-tutti-i-libri-degli-scrittori-romagnoli-in-uscita
Elena Nencini
Esce il 18 aprile per la casa editrice Laterza l’ultimo libro del casolano Cristiano Cavina Il tropico del fango, un titolo che affoonda le radici nel dramma in cui il nostro territorio ha vissuto negli ultimi anni per l’alluvione. Come scrive Cavina: «E’ la nuova latitudine in cui ci siamo ritrovati a vivere in Romagna. Ma su questa terra che i nostri antenati si sono inventati da una maledetta palude o togliendola alle foreste dell’Appennino, ci sta un mucchio di gente che a star zitta non è capace e anche con il cuore spezzato, ci canta sopra, anche solo per il gusto di ridere in faccia alla morte e alla sventura». Lo scrittore che da sempre si impegna anche nel sociale racconta quello che ha vissuto, ma ci tiene a speci care che: «Non sono reportage. C’ho messo quello che vedevo, andando con mio figlio ad aiutare dopo aver ripulito casa nostra. Per un giorno intero non ho saputo se mia mamma era viva o morta. Era viva. Aveva creato un rifugio di emergenza per galline profughe». Come ribadisce lo scrittore: «Io non sono un giornalista. Sono un narratore. Non mi interessano tanto i fatti in sé, quanto cosa accade agli esseri umani che ne sono travolti. Non come franano le montagne o si allagano i quartieri, ma come franano – o non franano – le persone, come si allagano le loro vite e come riscono a non affondare. E anche con queste parole, ho cercato di fare quello che da sempre tento: salvare mondi che rischiano di scomparire». Un gradito ritorno è anche quello dello scrittore Eraldo Baldini che da sempre si occupa di temi legati al territorio. Questa volta, insieme al direttore del Parco del Delta del Po, Massimiliano Costa, hanno realizzato Romagna selvatica ieri e oggi (ed. Il Ponte Vecchio) un viaggio attraverso uomini, animali e ambiente del territorio, per tracciare una storia di specie scomparse, resilienti, tornate e nuove arrivate. Un libro scritto a 4 mani in cui Baldini si occupa della parte del folklore, della cultura, dell’antropologia mentre Costa, zoologo e biologo, si occupa nella parte naturalistica. Il libro è corredato da numerose illustrazioni (scattate dai fotografi naturalistici), che corredano i testi, ed è pensato sia per lo specialista della materia che per l’appassionato, il curioso o chi, semplicemente, vuole sapere di più della terra in cui vive o che ha desiderio di conoscere e visitare. Si passa al fantasy con il ravennate Riccardo Crosa, che ha collaborato come illustratore con numerose case editrici, disegnando alcuni albi di storie a fumetti per Sergio Bonelli Editore per la serie Dragonero. Da qualche tempo si dedica al fantasy con La Spada del Dramma (Pendragon Game Studio) che si riconnette ai personaggi e alle storie della serie a fumetti «L’Alba degli Eroi». Il romanzo, una raccolta di 3 racconti, è stato disegnato dallo stesso Crosa, e narra il mondo di Kragmortha,seguendo le avventure della spada senziente di Rigor Mortis. Il libro è solo il primo pezzo di un grande puzzle poiché andrà a comporre l’incipit della Saga delle Terre senza estate.
Il libro Pvlon matt (Ed. La Mandragora) è la nuova edizione del poema anonimo eroicomico del XVI secolo in dialetto romagnolo fatta da Ferdinando Pelliciardi. L’autore si è avvalso della consulenza e della collaborazione di Giuseppe Bellosi, che interverrà alla presentazione. Il volume Il sito Unesco di Ravenna. Otto monumenti di valore universale (edizioni Il Girasole) realizzato da un trio di studiosi ravennati Giovanni Gardini, Linda Knifftz, Maria Grazia Marini. Pubblicato come guida essenziale ai monumenti e ai mosaici sia per i turisti sia per i concittadini, Knifftz si è occupata degli 8 monumenti Unesco,Marini della storia del riconoscimento,mentre lo storico dell’arte Gardini ha scritto del lato artistico e simbolico delle chiese e delle opere contenute. In ordine non cronologico,questo libro racconta di battisteri, basiliche e mausolei, luoghi che in antico erano dedicati al ritrovarsi degli uomini in comunità, e cioè rispettivamente all’inizio della vita (battisteri), allo svolgersi della vita (basiliche) e alla fine della vita (mausolei). In ambito storico il faentino Roberto Matatia propone Dal fondo della notte. Diario di un IMI, (ed.Il Ponte Vecchio) il diario di un giovane soldato italiano che, all’armistizio dell’8 settembre 1943, rifiutò di continuare la guerra a fianco di tedeschi e fu subito imprigionato in un lager nazista, come avvenne a un gran numero di soldati italiani, ridotti in schiavitù dai tedeschi e considerati come traditori. Marchiati come “Internati Militari Italiani” (IMI), acronimo sinonimo di vigliaccheria per i tedeschi, furono sfruttati come schiavi nelle miniere, nelle fabbriche, nei campi, o a scavare trincee. Il libro vuole essere il riconoscimento di uno scrittore, da sempre impegnato su temi delle minoranze e sull’eredità familiare. Si occupa da anni di dialetto romagnolo,in particolare della sua valorizzazione, E’ Re d’ j’armandê è l’ultima fatica del cotignolese Alfonso Nadiani (Alfonso d’Casanigh) che ha scritto una serie di pensieri in dialetto raccontando storie di vita e riflessioni con ironia e profondità. Questa è la sua terza opera, con lo scopo di «La mi zént, un po’ par ridar e un po’ par pinsê». Per concludere, da segnalare il volume del fiorentino, ormai naturalizzato a Ravenna, di cui dirige dal 2014 la biblioteca Oriani, Alessandro Luparini, Ho servito come un buon soldato. Giovanni Frignani dalle trincee del Piave alle Fosse Ardeatine (SIR). Si tratta di una riedizione – in quanto il libro era esaurito da tempo - rivista e integrata con nuova documentazione, del volume del 2013. Il libro ripercorre la vita e l’azione di Frignani, incaricato dal re Vittorio Emanuele III, di arrestare Benito Mussolini il 25 luglio 1943. Dopo l’armistizio dell’8 settembre, Frignani, passato in clandestinità,fu tra i principali organizzatori del Fronte Clandestino di Resistenza dei Carabinieri Il 24 marzo 1944, venne ucciso insieme alle Fosse Ardeatine, nella rappresaglia dei nazisti per via Rasella. Frignani è stato insignito della Medaglia d’Oro al Valor Militare alla memoria.
Compila questo modulo per scrivere un commento
Nome:
Commento:
Settesere Community
Abbonati on-line
al settimanale Setteserequi!

SCOPRI COME
Scarica la nostra App!
Scarica la nostra APP
Follow Us
Facebook
Instagram
Youtube
Appuntamenti
Buon Appetito
Progetto intimo
FuoriClasse
Centenari
Mappamondo
Lab 25
Fata Storia
Blog Settesere
Logo Settesere
Facebook  Twitter   Youtube
Redazione di Faenza

Via Severoli, 16 A
Tel. +39 0546/20535
E-mail: direttore@settesere.it
Privacy & Cookie Policy - Preferenze Cookie
Redazione di Ravenna

via Arcivescovo Gerberto 17
Tel 0544/1880790
E-mail direttore@settesere.it

Pubblicità

Per la pubblicità su SettesereQui e Settesere.it potete rivolgervi a: Media Romagna
Ravenna - tel. 0544/1880790
Faenza - tel. 0546/20535
E-mail: pubblicita@settesere.it

Credits TITANKA! Spa
Setteserequi è una testata registrata presso il Tribunale di Ravenna al n.457 del 03/10/1964 - Numero iscrizione al Registro degli Operatori di Comunicazione:
23201- Direttore responsabile Manuel Poletti - Editore “Media Romagna” cooperativa di giornalisti con sede a Ravenna, Arcivescovo Gerberto 17.
La testata fruisce dei contributi diretti editoria L. 198/2016 e d.lgs. 70/2017 (ex L. 250/90).
Contributi incassati


Licenza contenuti Tutti i contenuti del sito sono disponibili in licenza Creative Commons Attribuzione