Cotignola, Mario Baldini (Primola) racconta l’Arena delle Balle di paglia dal 9 al 15 luglio «Abbiamo l’anima di don Chisciotte»

Elena Nencini
Un’arena effimera, che prende vita dal nulla, per diventare per una settimana, da mercoledì 9 a martedì 15 luglio- un luogo di aggregazione, di sogni, di creatività, di poesia. L’arena delle balle di paglia prenderà letteralmente vita nella mattinata di sabato 5 luglio, con la raccolta delle balle nel podere tra via Peschiera e via Ponte Pietra alle 6 del mattino. Musica, teatro, poesia, parole, ma anche laboratori e spettacoli per i più piccoli, dedicati in questa diciassettesima edizione a Don Chisciotte. La serata inaugurale di mercoledì 9 luglio è dedicata al «Grande Gnit dei mulini a vento». Una serata senza eventi per scoprire tutte le installazioni di land art di quest’anno.
Mario Baldini è il presidente dell’associazione Primola, che ha ideato la rassegna che torna ad animare le rive dove il fiume Senio incrocia il Canale emiliano romagnolo.
Baldini, cosa vuole essere l’Arena delle balle?
«E’ sempre un grande ritrovo dove si mescolano diverse culture dentro un sogno. Non siamo un festival, siamo qualcosa di diverso, è un’idea culturale, sociale con modi diversi rispetto a quelli più istituzionali. C’è il paesaggio, il sogno, la comunità e la creatività che si mescolano insieme. Vorremmo provocare un sentimento diverso rispetto a una contemporaneità che esiste per immagini e non con l’anima».
Come mai due anteprime a Tebano e Granarolo quest’anno?
«Abbiamo incontrato dei sognatori come noi, in particolare a Granarolo dove vogliono fare un museo diffuso con un’ispirazione alla Tonino Guerra. Ci conoscevamo a distanza, adesso speriamo di conoscerci meglio. Ci piace creare una rete, avere degli scambi culturali ricchi con altre realtà che abbiano un sentire comune. Nel corso degli anni abbiamo allacciato relazioni con artisti come Serena Bandoli, Musica nelle aie, la Scuola di musica popolare di Forlì. La compagnia teatrale de Le Belle Bandiere ci segue fin dall’inizio della nostra avventura quando siamo partiti in sordina. Poi abbiamo incontrato altre persone e altri sorrisi, con la grande partecipazione delle persone che ogni anno ci vengono ad aiutare. Siamo circa duecento».
Perché il tema è Don Chisciotte?
«Perchè siamo come lui. Dopo Fellini, dopo i matti di Basaglia noi andiamo avanti senza porci il problema se avremo successo. Non facciamo calcoli pdi cosa accadrà in cso di insuccesso. Vorremmo scoprire i don Chisciotte della Romagna che non sono morti, ma sono morti spiritualmente. Andare in fondo, oltre l’obiettivo sicuro e cogliere l’ideale, il sogno che nutri senza pensarci sopra. Chi osa andare oltre ci rappresenta. Vorremmo cogliere il fuoco del personaggio di Cervantes. E’ un cavaliere degli ideali».
Ci saranno opere di land art?
«E’ uno dei clou dell’Arena che si anima di storie e di artisti. Pensa che è da tre mesi che ci lavoriamo: diventa un modo per fare comunità, per costruire delle cose. Per me è l’«arte di terra e di fiume», ci saranno i mulini che fanno volare il vento di Art Ruralis-, il mulino a vento urlante di Claudio Balestracci, i venti di paglia di Fabio Pignatta, le lacrime di pioggia di Enzo Cimino, la palafitta per le formiche del Villaggio Vitalba fino alle foto donchisciottesche di Giovanni Lanzoni. Inoltre tra le novità di questo anno un angolo dedicato alla poesia, più intimo, dove ritrovarsi in un ambiente meno rumoroso».
Si accede a piedi, parcheggiando in via Cenacchio per poi percorrere un percorso nei campi di circa un chilometro. È attivo un servizio navetta per le persone con mobilità ridotta, su prenotazione al 333 4183149 (preferibilmente contatto Whatsapp). L’ingresso costa dai 2 ai 7 euro a seconda della serata, tranne quella inuaugrale che è a offerta libera.
IL PROGRAMMA
SABATO 5 LUGLIO
Alle 6 del mattino a Cotignola, tra via Peschiera e via Ponte Pietra, concerto all’alba con Luisa Cottifogli, Gabriele Bombardini, Vincenzo De Ritis. Raccolta balle di paglia e colazione.
MERCOLEDÌ 9 LUGLIO
Inaugurazione con il grande Gnit dei Mulini a Vento per scoprire la land art dell’Arena.
GIOVEDÌ 10 LUGLIO
«Venghino, Signori Venghino!» con Matteo Curatella, cantastorie, per bambini dai 3 anni in su. Arena Bambini, ore 20.
Ore 20, Al ponte di Primola «Polvere».
Ore 21.15, concerto di Umberto Maria Giardini.
Ore 21.30, Golena dei poeti, Al Caravël in P’ri mont dla Dugarì, concerto in dialetto.
Ore 22.30, concerto di Guinevere.
VENERDÌ 11 LUGLIO
Ore 19.45, piazzetta dei Mulini a vento, «Cavalieri erranti di comunità vitali in Romagna e dintorni».
Ore 21.15, concerto di Luca Romagnoli.
Ore 21.30, «La malattia dell’ostrica» di e con Claudio Morici.
Ore 22.45, concerto performance dei Mombao techno/punk.
SABATO 12 LUGLIO
Ore 20.30, Golena dei poeti, concerto di AMarti alias Martina Alberi.
Ore 21.15, arena centrale, «Don Chisciotte» con il Teatro dei venti.
Ore 22.30, Lorenzo Kruger in «Confessioni di un Songwriter».
Ore 24, concerto dei Frank Sinutre.
DOMENICA 13 LUGLIO
Ore 20, Piazzetta dei Mulini a vento, «Drum Circle» a cura di Luca Torreggiani.
Ore 20.30, Golena dei Poeti, «I musicanti di Brama», teatro canzone.
Ore 21.30, palco centrale, «Pitecus» con Antonio Rezza.
LUNEDÌ 14 LUGLIO
Ore 20, Paolo Nori racconta «Chiudo la porta e urlo».
Ore 21.15, concerto blues dei Sandri.
Ore 21.30, Teatro Zigoia in «Iros Anghelos».
Ore 22.15, concerto degli A Toys Orchestra.
Ore 23.45, «Dove andiamo?» con Elena Bucci, un dialogo senza copione nella notte, tra le scorribande delle Belle bandiere.
MARTEDÌ 15 LUGLIO
Ore 20, «Existence / Resistance» di e con Fabio Mina, Manuel Volpe.
Ore 21, Palco centrale, pop, elettr, world music concerto dei Cous Cous a colazione.
21.30, «Rattoppè», kermesse musicale, con Paola Lombardo – voce e ventriloquia, Mario Cosco.
Ore 22, Concerto degli AyomJabu Morales, Alberto Becucci, Timoteo Grignani, Ricardo Quinteira.
Ore 23, Palco centrale, L’Asta delle Balle dei Don Chisciotte.