Ceramica, il faentino Savorani lascia la presidenza di Confindustria: «C'è poca domanda internazionale, l’India è sleale; serve un Piano casa per l’Italia, rinnovo del Ccnl complesso»
«In un contesto internazionale caratterizzato dalla bassa domanda, l’accesa competizione richiede il rispetto delle regole del Fair Trade. L’attenzione è rivolta all’India, che continua a crescere sui mercati europei in maniera sleale, in Usa hanno aumento di molto i dazi. In Italia poi serve un nuovo Piano casa per rilanciare il settore, noi siamo impegnati in un confronto le rappresentanze sindacali per un complesso rinnovo del contratto nazionale». Il faentino Giovanni Savorani, presidente nazionale di Confindustria Ceramica a fine mandato, tiene il punto del settore ritornato in difficoltà da almeno un anno, fra bilanci 2023 e primo quadrimestre 2024. Le imprese attive nella produzione di piastrelle e lastre, ceramica sanitaria, porcellana e stoviglieria, materiali refrattari, ceramica tecnica e laterizi complessivamente sono 252 in Italia, che occupano 26.211 addetti diretti e fatturano oltre 7,5 miliardi di euro. L’internazionalizzazione produttiva in Europa e Nord America, da parte di aziende controllate da ceramiche italiane, sfiora il miliardo di euro di fatturato.
IL MERCATO INTERNAZIONALE
«In un contesto internazionale caratterizzato dalla bassa domanda, l’accesa competizione richiede il rispetto delle regole del Fair Trade. L’attenzione è rivolta all’India, che continua a crescere sui mercati europei mentre negli Stati Uniti, pochi giorni fa, le autorità competenti hanno considerato ammissibile la domanda di dazi antidumping sull’import indiano compresi tra il 400% e l’800%. In Europa questi sono inferiori al 10%, totalmente insufficienti per contrastare la concorrenza sleale.
UN PIANO CASA PER L’ITALIA
«Per il mercato nazionale proponiamo un nuovo Piano Casa che possa dare risposte alla richiesta di affitti calmierati per studenti e lavoratori fuori sede, ma anche per cominciare ad immaginare uno sviluppo verticale delle città, superando gli attuali limiti normativi. La conversione in legge del Decreto Salva Casa, qualora riduca le superfici e le altezze necessarie per ottenere l’abitabilità, potrebbe avviare il mercato della ristrutturazione grazie a interventi su sottotetti e seminterrati.
ENERGIA, TANTE CRITICITA’
«L’energia rappresenta un fattore particolarmente critico per la nostra competitività. Gli attuali prezzi dell’energia termica confermano la necessità della gas release, che sconta ancora l’assenza dei decreti attuativi, una misura strutturale per la sicurezza energetica nazionale. Drammatico è il meccanismo degli Ets, un sistema che per l’industria ceramica italiana - i cui siti rappresentano il 10% del numero totale con l’1% delle emissioni - è totalmente incapace di promuovere un reale percorso di decarbonizzazione. Le quotazioni della Co2 sono fatte dalla speculazione finanziaria che “prezza” un’alternativa tecnologica al gas naturale che oggi non esiste, per indisponibilità di combustibili green alternativi o per costi di 3-4 volte superiori».
RINNOVO DEL CCNL NAZIONALE
«Siamo impegnati con le Organizzazioni sindacali in un complesso rinnovo del Ccnl della ceramica - continua Savorani -. C’è stato uno sciopero nel settore il 14 maggio scorso che ha registrato l’adesione di quasi il 30% degli addetti. Abbiamo sempre confermato la validità delle nostre proposte che mirano a combinare la tutela del potere d’acquisto delle retribuzioni con la sostenibilità delle imprese, ma anche la ferma volontà di pervenire al rinnovo del Ccnl che consideriamo una responsabilità condivisa con i sindacati». (m.p.)