Il cardinal Zuppi è salito su pattuglie e volanti e ha rivolto i suoi auguri via radio tramite le centrali operative. Scherza in particolare coi Vigili del fuoco: "C'è un'emergenza, c'è una stella sulla capanna, voglio vedere se riuscite a prenderla, vedete di recuperarla... Se quella stella la trovate tenetela stretta". Un pensiero alle tragedie della guerra nel messaggio che l'arcivescovo di Bologna ha inviato al Resto del Carlino: "Cari lettori - scrive - quel Signore che è venuto, verrà. Non ci porrebbe essere un augurio di Buon Natale migliore soprattutto quest'anno dove Dio nasce per portare speranza nella tragedia della pandemia della guerra. È una nave che, in questa terribile notte che spegne l'umanità e la mette a rischio, si mette a navigare in un mare in tempesta perché la pace non sia un sogno ma diventi storia. Dio è da sempre la nostra storia. Per questo San Francesco andò a Greccio, per vedere in quel bambino figlio di contadini poveri di un luogo povero, deposto anche lui in una mangiatoia, la presenza visibile di Dio. Non vedeva quello che non esisteva, ma quello che dà senso a tutti e a tutto. Ecco la meraviglia del Natale e di quei presepi che possiamo riconoscere e preparare ovunque".