Rapina e tentata violenza sessuale, arrestato 31enne

La mattina del 4 agosto i carabinieri di Faenza hanno arrestato un marocchino 31enne, pluripregiudicato e senza fissa dimora per rapina e tentata violenza sessuale. L'uomo, vecchia conoscenza delle forze dell'ordine, già resosi responsabile di diversi reati contro il patrimonio, ha rapinato una 38enne in via Lesi, attorno all''1 di notte del 2 agosto. La donna è stata bloccata mentre stava portando fuori la spazzatura dal 31enne che l'ha avvicinata chiedendole una sigaretta. Una volta salita in auto la donna è stata afferrata al collo dal malvivente che l'ha baciata e le ha strappato la borsa. Il passaggio di altre vetture l'ha messo in fuga. La 38enne, sotto schock è andata prima al pronto soccorso dove le hanno dato una prognosi di 7 giorni per i lividi su braccia e gambe e per il forte stato d'ansia poi ha sporto denuncia ai carabinieri che hanno iniziato ad indagare. Grazie alla descrizione fornita dalla donna, i militari le hanno proposto un riconoscimento fotografico mostrandole diversi scatti tra i quali la donna ha indicato il suo aggressore, tossicodipendente, pluripregiudicato, sposato in passato con un'italiana ed oggi senza fissa dimora. Iniziata la caccia all'uomo, il 31 enne ha rapinato un'altra persona. Sempre attorno all'1 di notte del 4 agosto il malvivente ha avvicinato uno studente 19enne in via Stradone e, puntandogli un cutter alla gola, s'è fatto consegnare cellulare e il denaro. Anche il giovane che per il forte stato d'ansia ha avuto 3 giorni di prognosi dai sanitari, ha sporto denuncia e i militari ravvisando diverse analogie con la precedente rapina hanno mostrato anche a lui diverse foto tra le quali il giovane ha riconosciuto il marocchino. Il 31enne è stato trovato, la mattina del 4 agosto nello stabile di un ex clinica privata di via Stradone con gli indumenti indossati durante la rapina al 19enne. Sottoposto a fermo di polizia giudiziaria d'iniziativa firmato dal Pm di turno, Daniele Barberini, vista la pericolosità del soggetto su cui, tra l'altro, pendeva un obbligo di allontanamento dal comune di Faenza, è stato portato in carcere in attesa della convalida del fermo. L'uomo aveva come vittime "predilette" anziane e donne e si era reso responsabile, tra gli altri, del furto di energia elettrica a casa di un'anziana faentina perseguitata e vessata dal nipote, poi finito in carcere, di cui era amico.