Claudio Fantini (Fantini Club di Cervia): «Buon cibo in spiaggia tra benessere e relax»

Dal comodo sdraio fino alla tavola, il benessere ed il relax sono serviti. E’ su questo abbraccio disegnato a trecentosessanta gradi sul cliente che punta lo storico Fantini Club di Cervia. Una istituzione tra gli stabilimenti balneari romagnoli che hanno puntato ad una crescita con coscienza e costanza nei servizi e nelle offerte presentate. Sport, movimento, relax, spa e buon cibo sono gli ingredienti di questo riconosciuto successo. Per capire meglio qual è la filosofia dello spazio, con particolare attenzione all’offerta enogastronomica, abbiamo incontrato il proprietario Claudio Fantini.
Il Fantini Club si contraddistingue per essere innovatore nella ricettività da spiaggia. Qual è il segreto?
«Abbiamo sempre cercato di puntare sulla qualità dell’offerta alla clientela. Un’attenzione a tutto tondo che, in oltre 200 giorni l’anno, da marzo a ottobre, presenta un ricco ed eterogeneo calendario di eventi, attività sportive, centro benessere e tante altre iniziative e novità che hanno reinventato il modo di vivere la spiaggia».
Uno degli ambiti sui quali poggiate la vostra fortuna è il cibo. Perché venire a mangiare da voi?
«L’attenzione alla cucina è una caratteristica che in Romagna non è seconda a nessuno. La nostra offerta, che si basa sui pranzi, punta ad un’alimentazione in sintonia con l’impostazione al benessere del complesso. Il nostro menù è essenzialmente di pesce e verdura anche se non mancano alcune proposte di carne. Puntiamo tutto su stagionalità dei prodotti e territorialità».
E il vino?
«La carta dei vini che presentiamo rispecchia l’essenza e l’impostazione locale. Non mancano etichette nazionali, ma è il territorio la nostra scommessa, anche in ambito enologico».
Cosa non manca mai in un piatto servito al Fantini?
«La competenza di chi lo prepara e tanta aromaticità grazie all’utilizzo di erbe fresche e gustose».
Che tipo di cucina presentate?
«Leggera, fresca, tradizionale, ma con incursioni verso orizzonti e culture d’oltre confine e, ovviamente, ottima».
Quale clientela frequenta il vostro ristorante e quindi apprezza le vostre creazioni?
«Pur registrando una presenza anche di stranieri, per la maggior parte dei casi i clienti sono italiani».
Come affrontano la vostra proposta enogastronomica?
«Nel corso degli anni la consapevolezza sul mangiare è cambiata e cresciuta. In quest’ambito notiamo una sempre crescente curiosità e competenza. Questo ci stimola a creare sempre piatti nuovi e gustosi che non si esauriscano in una bella immagine, ma anche e soprattutto in gusti e caratteristiche che aiutino a far sentire meglio il cliente».
Il Fantini e il rapporto tra materia prima, prodotto finito e servito.
«La nostra strategia, che ci viene confermata dal piacere dei clienti, è quella di non stravolgere ma esaltare la materia prima. Ci piace esaltare la semplicità e la naturalità. Siano esse nel pescato sia nelle verdure per le insalate. Non banalizziamo e non sofistichiamo ciò che la natura offre. Lavoriamo sapientemente grazie alla competenza e alla professionalità del nostro chef e della nostra brigata».
In un momento in cui la cucina si esalta se tecnologicamente determinata, qual è il vostro approccio?
«La tecnica e la tecnologia in cucina sono per noi al servizio della migliore qualità dell’offerta gastronomica. Non ne abusiamo, ma la utilizziamo per qualificare ed onorare una materia prima che cerchiamo sia il più genuina e buona possibile».
Riccardo Isola