VOLLEY A1 | La Cmc Ravenna al riposo forzato
Anche la gara di andata fra Ravenna e Vibo Valentia era nata con una pressione non indifferente sui giallorossi romagnoli (i calabresi condividono gli stessi colori). E, oggi come allora, questa pressione si è trasformata in un combattimento gagliardo e in una vittoria, che porta nutrimento ad una classifica ancora deludente e un po’ di ottimismo per costruire un girone di ritorno su cui si posano aspettative di risultati, di gioco, di crescita individuale e collettiva della squadra.
A Vibo è stata la partita più lunga della quarta giornata di ritorno: due ore e un quarto di gioco effettivo più le pause. Il punteggio è stato a lungo in altalena e, per vincere, Bonitta deve essersi portato da casa dei jolly che, come noto non figurano fra le comuni «carte» romagnole: la presenza di Giuseppe Patriarca nel sestetto di partenza (Cebulj rimasto inizialmente in panchina a meditare su un piccolo acciacco e su utilizzi più produttivi del suo strapotere fisico), la regia affidata all’hawaiano Jo Kauliakamoa per larghi tratti del match e soprattutto i fuochi d’artificio dei due centrali, autori di 31 punti complessivi (mentre la media complessiva stagionale del reparto è intorno ai sedici), di cui addirittura 12 a muro (la media del reparto nel fondamentale langue intorno ai quattro a partita).
A proposito di numeri del passato: dopo 14 partite, nel primo anno di A1 i punti in classifica della squadra di Babini erano 8; nel secondo anno quelli raccolti da Fresa furono solo 7. Con lo slancio di Vibo la raccolta di questa stagione è «già» a 12. Ma certi fantasmi del passato vanno distaccati più decisamente.
Il campionato, ma solo per Ravenna, si prende una settimana di pausa (nel frattempo si svolge anche una Coppa Italia a cui il mediocre piazzamento dei ravennati al termine del girone di andata ha impedito di partecipare), perchè il De Andrè è nuovamente impegnato.
Domenica 9 si sale a Verona, per un match da cui si attendono conferme e rilanci.