ECONOMIA | Centri commerciali, idee contro la crisi

Ravenna | 13 Ottobre 2013 Cronaca
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Per i centri commerciali, con alcune eccezioni, non è certamente un periodo florido, ma in alcuni casi c'è chi pensa anche ad un ampliamento per essere ancor più attrattivi.



Faenza è il regno di queste grandi costruzioni, con tre strutture tra autostrada e via Emilia: Le Maioliche, La Filanda e Le Cicogne.
Le Maioliche «è in linea di massima in crescita nelle presenze, ma con incassi grossomodo stazionari - spiega Fabrizio Cremonini, responsabile commerciale di Igd -. Lavoriamo sulla massima capacità di attrazione della galleria commerciale e nella cura del cliente. Il problema è che, fino a 5-6 anni fa, per lanciare un centro commerciale servivano tre mesi, mentre oggi per andare a regime servono almeno un paio d'anni. Le Maioliche è ancora in una fase di non piena maturità e ha ancora margini di crescita».
Rita Cacchi, direttrice del centro «Le Maioliche»: «Le iniziative dedicate alle famiglie, su cui quest'anno abbiamo puntato molto, sono assolutamente positive. Il nostro centro, un passo alla volta, si sta integrando sempre di  più con la città e con il proprio tessuto sociale».  
Molto positiva è stata l'ultima iniziativa «Giocare per crescere»: «ci siamo già legati a scuole materne, elementari e medie (offerte ben 11 ore per classe di attività motorie). Lo sport è scuola di vita in tutti i sensi - continua la Cacchi -. Per rafforzare questo legame con Faenza abbiamo puntato sui giovani; la speranza è di aumentare la fidelizzazione delle famiglie, e quindi possiamo anche fare iniziative che fanno bene alla città. Inoltre valutiamo positivamente il legame con le società sportive. Da novembre ci sarà anche il concorso di cabaret per tutti i faentini».
Per quanto riguarda invece i flussi di clienti, alle Maioliche la Cacchi sottolinea che «ci sono stati aumenti negli ingressi, in particolare in agosto rispetto al 2012, il dato economico è di tenuta, per questo siamo abbastanza soddisfatti».
C'è poi il fronte della galleria commerciale con negozi che chiudono e che aprono. «Abbiamo registrato un trend fisiologico - conclude la direttrice -. Presto avremo nuove aperture importanti, ma soprattutto con la situazione economica attuale non abbiamo negozi vuoti, questo è molto rilevante».
Infine il capitolo Life Style «Le Perle», posizionato proprio a fianco le Maioliche, che se verranno mantenute le ultime promesse, potrebbe vedere la luce nel 2014. «Tutto dipende da che tipologia di negozi entrano, se commercializzano un target alto o molto basso allora ci compenseremo a vicenda, se invece il target sarà medio come il nostro, saremo in concorrenza. A nostro vantaggio ci sarà sempre la parte alimentare che loro non avranno mai», conclude la Cacchi.
Conad Romagna, che ha aperto l'asilo aziendale al centro commerciale La Filanda, sta invece pensando a nuovi importanti investimenti per i prossimi anni. Dopo l'apertura della parafarmacia, per rilanciare la galleria l'ultima nata tra le «cittadine dello shopping» punta sui servizi e presto potrebbe aprire anche uno studio dentistico.
Ha qualche appannamento, con vari negozi vuoti, lo storico centro commerciale faentino de Le Cicogne di proprietà di Cofra e Conad. «Il momento non è dei migliori, questo è indubbio - commenta Celso Reali, presidente di Cofra -. Abbiamo alcuni spazi vuoti in galleria, segno della profonda crisi dei consumi generalizzata che stiamo vivendo. Abbiamo alcune trattative in corso, spero di poter avere alcune novità già verso fine mese. Stiamo pensando ad un rilancio affinché rimanga un punto di riferimento per la città. La via è quella di una maggiore competitività per stare al passo coi tempi. Inoltre stiamo pensando ad iniziative particolari».
All'Esp di Ravenna, uno tra i primi centri commerciali costruiti da Coop Adriatica - Igd, «dopo il restyling conclusosi nel 2012, abbiamo avuto una forte crescita degli ingressi che segnano un deciso +5,4% e si collocano tra i 4,5 e i 5 milioni l'anno - illustra Cremonini di Igd -. E' in lieve crescita il fatturato e questo è un dato assolutamente in contro tendenza rispetto al settore. Abbiamo avuto una tenuta dell'abbigliamento e una crescita dell'elettronica, soprattutto grazie alla telefonia. In estate gli affari sono andati bene, speriamo continui anche col cambio di stagione».
Per Igd, l'Esp è «un centro importante - conclude Cremonini - e per questo continueremo ad investire con il quasi raddoppio della struttura per un investimento di 45 milioni di euro. I lavori, il cui via era inizialmente previsto per fine anno, inizieranno nei primi mesi del 2014 e termineranno nella seconda metà del 2015. Stiamo lavorando molto sulla capacità di attrazione della galleria con marchi interessanti ed evneti. Anche con l'ampliamento, il nuovo spazio punterà su negozi con un alto livello qualitativo-attrattivo».
Il Globo di Lugo, incastonato nella città, è un centro commerciale sui generis. «La stagione autunnale-invernale è iniziata e il mercato un po' si è mosso - analizza Angelo Moncada, direttore del centro commerciale -. Di qui a parlare di ripresa è troppo presto, ma nelle ultime settimane un cambio di passo sembra esserci stato. Nel 2013 abbiamo sentito un po' più forte la crisi, dopo aver retto fino all'autunno del 2012. La gente però è propensa a camminare di più e spendere meno, c'è poco da fare. In estate abbiamo avuto un fisiologico calo. Noi abbiamo tanti negozi del settore abbigliamento che soffre e la posizione in galleria è diventata fondamentale per la sopravvivenza degli esercizi. Oggi scontiamo un gap imposto dalle dimensioni, visto che non siamo competitivi come potremmo essere perché abbiamo necessità di ampliare l'area commerciale, ma l'attuale regolamentazione comunale non ce lo consente. Il Globo è un centro commerciale atipico e la quasi totalità degli operatori sono di Lugo».

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