DIBATTITO | Le imprese attendono i progetti di Ravenna 2019

L'aveva detto Dario Foschini, amministratore delegato di Cmc, alla presentazione di sette sere qui il 7 giugno scorso, lo ribadiscono le associazioni di categoria: «Siamo disponibili a fare sforzi, ma attendiamo di vedere i progetti che poi andranno condivisi».
«In ambito culturale il mondo cooperativo che rappresentiamo eroga risorse importanti da anni e siamo disponibili a fare la nostra parte anche questa volta - analizza Elio Gasperoni, presidente provinciale di Legacoop -. Sono sicuro che saremmo in grado, se andasse in porto la candidatura come speriamo, che faremo di tutto per sostenerla adeguatamente, sempre considerando le risorse a disposizione in un momento di crisi come questo. E' normale, in questo momento del percorso, che i progetti siano indefiniti e di conseguenza i finanziamenti siano ancora da trovare, ma sono sicuro che le cose cambieranno nell'evolversi del cammino».



«Come Cna comunale siamo stati tra i primi ad aver proposto una collaborazione alle altre associazioni economiche e al Comune quando Cassani era ancora assessore alla Cultura - ricorda Pierpaolo Burioli, presidente della Cna -. Ci siamo messi a disposizione e abbiamo fatto una serie di proposte. Siamo pronti ad investire in ipotesi di collaborazione, anche se sappiamo che dobbiamo fronteggiare competitor decisamente ostici e per questo, come associazioni di categoria, dovremo muoverci con una voce sola. Finora ci siamo spesi molto e siamo riusciti ad esprimere la candidatura dell'intera Romagna. Il nodo è capire che cosa mettiamo in campo. Come Cna abbiamo indicato sia la possibilità di aiuto da parte del nostro settore turistico, sia delle nostre imprese più innovative che lavorano nei settori della grafica e della comunicazione che sono molto competitive e hanno un bacino d'utenza nazionale. Se gli organizzatori sapranno coinvolgerle, il territorio ne avrà un beneficio. Dunque, in sintesi, siamo disponibili a collaborare: attendiamo le richieste del comitato in modo che si metta in moto un sistema di partecipazione comune».
«Sia i nostri associati che noi avremmo piacere di avere questo riconoscimento, ma per raggiungere l'obiettivo c'è ancora da lavorare - analizza Riccardo Caroli, numero uno di Confartigianato -. Lo spirito imprenditoriale di questo territorio sta venendo fuori e non mancheranno l'impegno economico, d'immagine e di idee. E' chiaro che l'aspetto di richiamo di Ravenna 2019 potrebbe essere offuscato dalle difficoltà economiche del periodo, ma sicuramente è uno stimolo in più per superare questo momento. Come imprenditori siamo disponibili a finanziare progetti ed obiettivi ben definiti e concreti che ora mancano e anche Confartigianato non si è mai tirata indietro. Dagli enti pubblici attendo però una maggiore apertura su altre richieste. La ristrutturazione della Darsena di città potrebbe essere un veicolo trainante importante per la candidatura e per l'intero sistema produttivo locale».
«Confindustria Ravenna ha sostenuto fin dall'inizio la candidatura a Capitale europea della cultura - sottolinea Giuseppe Rossi, vice presidente Confindustria con delega alla cultura-. Due i motivi di fondo che stanno alla base del nostro impegno. Innanzitutto, la consapevolezza del valore della cultura come strumento per affrontare positivamente la difficile situazione economica. La cultura d'impresa è in grado di produrre progetti moderni e innovativi solo in una società che esprima un interesse concreto e costante verso la conoscenza. Il secondo aspetto, molto importante, riguarda la valorizzazione urbanistica e turistica di Ravenna grazie al progetto '2019'. Confindustria punta su centro città e Darsena di città. L'obiettivo è realizzare percorsi che colleghino le eccellenze monumentali, architettoniche e urbanistiche di Ravenna e sfruttare il potenziale enorme e internazionale offerto dalla riqualificazione della Darsena».
Parla di opportunità Raffaele Gordini, presidente di Confcooperative, «nella misura in cui i progetti verranno valutati mettendo come priorità il rilancio anche economico del territorio - spiega -. Questa candidatura può essere una delle chiavi della ripresa a livello locale. Le cooperative stanno portando avanti alcuni progetti, soprattutto legati al sociale, partendo da quello che si è già fatto, per arrivare a quello che vogliamo fare. Se invece vogliamo quantificare l'apporto economico che noi e le nostre associate daremo è difficile dirlo ora, perché la crisi è in continuo mutamento. Sicuramente abbiamo portato il nostro mattoncino, e continueremo a portarlo».
Insomma «qualora questo percorso non sia coronato dal successo della candidatura - conclude Burioli della Cna -, sarà comunque positivo per tutta la Romagna se avremo fatto il possibile e se porteremo avanti progetti importanti per il territorio».