Provano a rubare nafta alla loro ditta, autotrasportatori nei guai
I Carabinieri di Faenza hanno scoperto il trucchetto messo in atto da due cugini, entrambi autisti alle dipendenze di una ditta di autotrasporti di carburanti che ha sede a Napoli, i quali di ritorno dall’estero dove avevano riempito due autocisterne di gasolio per auto-trazione, si erano dati appuntamento con un 34enne di Cotignola che aveva pensato bene di approfittare di quella conoscenza per farsi una buona scorta di nafta a buon mercato. Alle 22 del 2 febbraio durante un servizio di controllo del territorio, i militari dell’arma hanno notato all’interno di un distributore di carburanti in via forlivese, un sospetto “traffico” di taniche che venivano caricate su un’autovettura parcheggiata vicino due autocisterne. Quando i carabinieri si sono avvicinati a quei mezzi per capire le intenzioni dei tre, hanno subito capito che qualcosa non quadrava. Infatti sull’autovettura del cotignolese c’erano undici taniche piene di nafta, circa 220 litri complessivi che i due autotrasportatori, un 50enne domiciliato a Castel Bolognese ed il cugino 43enne residente in Campania, avevano travasato dai serbatoi delle rispettive autocisterne, naturalmente all’insaputa del datore di lavoro. Davanti all’evidenza dei fatti i tre hanno ammesso le loro responsabilità. I due autisti hanno dichiarato ai carabinieri di non aver mai rubato gasolio dai mezzi della ditta tuttavia sono stati arrestati in flagranza per “furto aggravato in concorso” insieme al complice di Cotignola che, a loro dire, gli aveva commissionato per telefono quel “rifornimento” illecito da cui probabilmente avrebbero tratto un guadagno. Il provvedimento è stato avallato dal pubblico ministero Angela Scorza della procura di Ravenna. Il 3 febbraio, davanti al giudice Schiaretti che ha convalidato gli arresti, il 43enne ha patteggiato una pena ad otto mesi di reclusione, invece per gli altri due imputati il processo è stato rinviato per richiesta dei termini a difesa.