Maltrattamenti in famiglia, divieto di avvicinamento alla casa dell'ex
Agenti del commissariato di Faenza, il 1 febbraio hanno eseguito una misura cautelare di divieto di avvicinamento all'abitazione dove vivono ex moglie e figlio di un faentino 50enne a causa dei continui e reiterati maltrattamenti, violenze sessuali, sofferenze morali e umiliazioni, ai danni della donna.
A novembre gli agenti hanno acquisito una scheda del pronto soccorso che segnalava lesioni a carico di una signora faentina come conseguenza di “litigio con l’ex marito”.
Vista la necessità di approfondire e chiarire le circostanze hanno convocato in commissariato la donna che ha sottolineato di essersi separata da tempo dal suo ex con il quale, però, manteneva rapporti limitati ed attinenti alla gestione del figlio. Però una sera l'ex marito con una scusa era salito nell’abitazione della donna e aveva cercato subito un approccio sessuale con la ex moglie e ne era nata una violenta colluttazione. La mattina successiva la donna si è fatta medicare al pronto soccorso di Faenza.
Dopo questo episodio ne sono seguiti numerosi altri, alternati a momenti nei quali invece l’uomo, a suo dire per il bene del figlio minore, cercava di relazionarsi con la ex moglie in modo civile, quasi in amicizia e rispetto.
Questo atteggiamento non è però durato molto, tanto che l’uomo negli ultimi tempi ha ripreso la sua condotta improntata alla violenza ed alla prevaricazione mandando la donna più volte al Pronto Soccorso per le lesioni riportate. Ricostruito il quadro di un rapporto costantemente contrassegnato da liti e violenze la Procura di Ravenna ha richiesto ed ottenuto la immediata, misura cautelare dell’allontanamento dalla casa dell’uomo oltre al divieto assoluto di comunicare con la donna per salvaguardare la sua incolumità e quella del figlio minore. Provvedimento che è stato eseguito dai poliziotti di Faenza il 1 febbraio. L’uomo si è mostrato incredulo per quanto appreso, dichiarando che si sarebbe rivolto subito al suo avvocato per chiarimenti.