Ancora un posto libero per artigiani creativi al co-working di Officine Creative del Villaggio globale

La cooperativa sociale Villaggio Globale ha inaugurato «Officine Creative», il coworking di via Venezia nato per i piccoli artigiani creativi e finalizzato all’inclusione socio-lavorativa. Ogni artista ha a disposizione uno spazio in cui può promuovere la propria attività e dedicarsi a laboratori che hanno, come obiettivo, l’inclusione sociale. I costi della sede vengono suddivisi tra tutti tramite il pagamento di una rata mensile che comprende le spese per le utenze. «Il costo - spiega Andrea Caccia del Villaggio Globale - copre anche la spesa dell’animatore del co-working, che gestisce i rapporti e organizza eventi promuovendo le singole attività che, comunque, rimangono totalmente autonome. Nella sede di via Venezia - prosegue - abbiamo aperto il primo negozio di commercio equo e solidale, poi chiuso nel 2015, e oggi ospitiamo diverse attività. Offriamo laboratori di sartoria creativa ed emotiva, che si occupano di produzione di borse, ma non solo, partendo da materiale di scarto e recupero produzione tessili, integrando persone vittime di tratta o donne segnalateci da Linea Rosa». Negli spazi dell’edificio trova infatti spazio anche un ufficio della cooperativa Persone in Movimento, che da anni si occupa di immigrazione. «Abbiamo deciso di abbinare alla sartoria altri progetti di artigianato creativo che abbiano sempre come sfondo l’inclusione sociale. Da alcuni mesi si è unito un artigiano, Fabio Carucci (Our Dream), che si occupa di organizzare laboratori in legno. Un altro artigiano è Sirius Hidri, che propone invece l’arte della serigrafia. Entrambi hanno la possibilità, occupando una stanza, di promuovere la propria attività. Inoltre tutti i creativi presenti si sostengono a vicenda e al momento stanno studiando prodotti da creare insieme». Gli spazi di via Venezia offrono quindi la possibilità di seguire corsi per chiunque abbia voglia di sperimentarsi e di imparare divertendosi. «Il progetto di co-working insegna a socializzare: inoltre lavorare con le mani è terapeutico e serve per ritagliarsi un’ora in cui staccare la spina».