Omicidio Ballestri, Giulia temeva il marito. Un tassista smentisce il dermatologo

Arriva un nuovo tassello a smontare quanto dichiarato da Matteo Cagnoni, 51enne accusato di aver ucciso a bastonate la moglie Giulia Ballestri. Secondo quanto riportato dal Corriere di Romagna, un tassista bolognese avrebbe prelevato due uomini, uno più giovane ed uno più anziano da via Barberia, attorno alle 22 del 18 settembre e la descrizione parrebbe essere quella del medico e di suo padre. L'indirizzo corrisponde allo studio dell'avvocato che sta difendendo il dermatologo ossia Giovanni Trombini. La Mobile che ha ricostruito gli spostamenti del medico ha appurato che, con il padre, aveva raggiunto Bologna in treno da Firenze e il tassista ha dichiarato di averli prelevati in stazione, portati in via Barberia per poi riportarli indietro. Questa testimonianza smentirebbe quanto dichiarato da Cagnoni ossia che con il padre si era recato a Bologna per parlare con un avvocato divorzista che li aveva ricevuti, nonostante fosse domenica, per far loro una cortesia. Pare, invece, che Cagnoni sia andato da un penalista e con che motivazione visto che la polizia non lo aveva ancora avvertito della morte della moglie Giulia? A confermare, invece, che la coppia era ai ferri corti e che la loro non era una separazione facile i diversi sms che la donna aveva mandato al compagno e che dimostrano la sua apprensione. "Ti vorrei chiamare, ma lui è una iena, fortuna che non ha trovato niente di noi. Mi dice che l'ho disonorato e che sono guai miei." "Ero al telefono, era fuori di sé, una furia. Può fare quello che vuole ma non mi uccide." "Spero non mi distrugga. Ho solo paura che faccia qualcosa che possa ledere i miei genitori. Ha sempre il telefono in mano." "Ha giurato sui miei figli che non mi farà del male. Ma mi auguro che il disastro non avvenga. Gli ho detto che sono sfinita." "Sono in casa con uno stronzo vendicativo con cui devo gestire tre figli."