Sebastiano Caridi: «Dal talent grande riconoscibilità, ho altre novità all’orizzonte»

«Nella gara di torte sarò un giudice che dice quello che pensa, ma non pensate a quelli televisivi che maltrattano la gente: chi ci regalerà una torta merita il nostro ringraziamento. Inoltre ho qualche dolce novità da raccontare in anteprima...». Sebastiano Caridi, faentino di origini calabresi, vincitore del talent show di RaiDue «Il più grande pasticcere» 2015 e da tre anni alla pasticceria Fiorentini («che ringrazio - sottolinea - per avermi accolto così bene e permesso di esprimermi in laboratorio come volevo») presenta così la serata di sabato 16 luglio in Piazza Nenni (ex Molinella) a Faenza in cui sarà l’ospite d’onore alla gara di torte da credenza (in fondo il regolamento) tra lettori e appassionati per i 20 anni di settesere. Alle ore 21 il noto chef pasticcere presenterà il suo libro per bambini «Mago Sebastiano e la torta supercioccolatosa», poi - dopo le 21.30 a iscrizioni (gratuite) chiuse - degusterà le torte e decreterà quella vincitrice prima di mangiarle, accompagnate dai vini offerti dal Consorzio Vini di Romagna (ente che racchiude le eccellenze enologiche del nostro territorio), insieme al pubblico.
Diceva, ha delle novità. Quali?
«Sì, ce ne sono di interessanti che mi riguardano».
A Faenza le voci corrono, ma con molta nebbia intorno.
«Chi viene ne saprà di più sabato 16 luglio. Promesso».
Che ricordo ha di quando i giudici erano dall’altra parte?
«Il ricordo più bello è l’avermi aiutato ad avere più sicurezza in me stesso e nelle mie capacità di pasticcere».
Come le è cambiata la vita dopo «Il più grande pasticcere»?
«Direi stravolta: nasco come pasticcere, non come personaggio televisivo e nel mio futuro voglio vivere di laboratorio. Sicuramente la tv mi ha aiutato incredibilmente a farmi conoscere e per questo sono strafelice dell’esperienza che ho fatto».
Ha fatto un libro per bambini, com’è nata l’idea?
«Da cinque mesi sono diventato papà di Leone e mia moglie mi ha dato l’idea. La collaborazione con Homeless Book e con la disegnatrice Piki ha fatto il resto».
Che risposte ha?
«Sono sempre più soddisfatto di questa avventura. A un pasticcere piace rendere felici le persone coi dolci, questo libro rende felici i bimbi in un altro modo. Vengo proprio da un week-end ricco di soddisfazioni a Rimini dove ero per una cena di beneficenza per Sgr onlus e ho parlato con una piccola fan che ha superato un momento difficile: è stato estremamente toccante».
Che cosa la ispira e qual è il suo dolce preferito?
«Vivo di tutto ciò che è pasticceria. Mi piace inventare come riprendere un dolce della tradizione e cercare di attualizzarlo. Mi fa piacere di essere stato il primo ad aver portato i macaron qui a Faenza dopo quasi un anno di studio. Il cioccolato mi entusiasma e anche dopo tante ore consecutive in laboratorio, lavorarlo mi rilassa».
Il suo ingrediente preferito?
«Apprezzo culture e spezie di tutto il mondo, ma prima di tutto mi piacciono le materie prime italiane. Direi agrumi e frutta secca».
Ha un sogno nel cassetto?
«Non l’ho mai nascosto ed è ancora quello: realizzare la mia pasticceria».
Christian Fossi
Foto Raffaele Tassinari
IL REGOLAMENTO
Le torte dovranno essere «da credenza» (ciambelle, crostate, marzapane, sacher, ecc.), quindi senza panne fresche e creme crude.
La decorazione è libera.
I dolci dovranno essere consegnati presso Piazza Nenni (tavolo «settesere») dalle 20.30 alle 21.30 e a conclusione della serata ci sarà la degustazione.
I dolci verranno giudicati da chef Caridi secondo i seguenti criteri: estetica, bontà, difficoltà di esecuzione.
La torta va realizzata di dimensione adeguata per 8-10 persone.
La scala di valutazione sarà da 1 a 10.