Oggi l'assemblea di una Cofra in crescita. A breve il rilancio de Le Cicogne
«Considerando l’andamento generale dei consumi e il percorso di risanamento avviato tre anni fa, il 2015 è stato un anno positivo per Cofra. Il 2016 è iniziato bene, con alcune scelte importanti come la vendita del supermercato di Godo di Russi e la ripresa di quello di Brisighella, aperto a fine 2014. Inoltre abbiamo in mente varie idee per il rilancio del centro commerciale Le Cicogne: dall’autunno avremo attiva la farmacia e insieme a Cia-Conad (socie in Cofcon, ndr) stiamo ragionando su un nuovo progetto di sviluppo. Fine 2016 e inizio 2017 saranno mesi importanti per ragionare sul futuro». Così Celso Reali, presidente di Cofra di Faenza, illustra l’andamento della cooperativa di consumo che martedì 28 giugno (ore 20.30) andrà in assemblea nei locali della Gemos di via Oberdan 7 a Faenza.
Interessanti i numeri. «Abbiamo chiuso un buon bilancio con un utile netto vicino ai 200mila euro dopo aver fatto accantonamenti per rischi aziendali attuali molto prudenziali - continua il numero uno faentino -. Abbiamo raggiunto un fatturato di circa 60,7 milioni di euro, grazie al lavoro di 220 dipendenti che hanno lavorato con passione e ai quali va il mio più caloroso ringraziamento. I soci sono quasi 40mila e oggi abbiamo sette punti vendita Conad Cofra e due Bricofer che, soprattutto a Le Maioliche, sta dando grandi soddisfazioni. Anche il ramo assicurativo Assicofra ha avuto ottimi risultati».
Attiva sul territorio da oltre 40 anni (festeggiati nel 2013), tre anni fa ha «avviato una ristrutturazione che, con soddisfazione, posso dire che sta dando buoni risultati grazie al grande lavoro dei nostri dipendenti e al loro senso del dovere, oltre ovviamente ai tanti soci che ogni giorno ci premiano con i loro acquisti - illustra Reali -. I risultati 2015 sono stati molto buoni, superiori alle attese, soprattutto per due scelte strategiche che abbiamo fatto qualche anno fa. La prima è stata dare in mano ai capi negozio la gestione del mercato, che sta pagando e su cui stiamo investendo molto. La seconda rendere più stretto il legame con Cia-Conad, una scelta vincente. Insomma, possiamo dire che il gruppo è in buona salute».
Christian Fossi
Foto Raffaele Tassinari