Federico Savini
«Qualche anno fa facemmo uno studio approfondito, con questionari e quant’altro, e alla fine della stagione scoprimmo che il 50% del pubblico veniva soprattutto per il film e l’altra metà per il contesto, il vino e le cantine. E’ un equilibrio che ci piace vogliamo mantenere, ma siamo aperti ad ogni stimolo. Una nuova location può sempre fornire spunti per il film più adatto da proiettare». Carlo Catani riassume così la filosofia artistico-enogastronomica che si riconferma anche quest’anno per la tredicesima edizione di CinemaDiVino, che giovedì 23 riparte da Casa Spadoni, in via Granarolo a Faenza, con la proiezione di un classico come Il pranzo di Babette. «Scelta insolita ma molto vicina a quello che noi siamo – spiega Catani -, perché è uno dei più bei film mai realizzati a tema enogastronomico. Inoltre, l’appuntamento di Casa Spadoni sarà una sorta di inaugurazione e il clima magistralmente ritratto nel film è proprio quello che Casa Spadoni vuole riproporre come locale».
L’idea di ospitare proiezioni cinematografiche in cantine e luoghi-simbolo dell’enogastronomia, con tanto di visite guidare, cene e degustazioni, ha da tempo varcato i confini provinciali e regionali, tanto che anche quest’anno le regioni che ospiteranno gli appuntamenti della rassegna sono una decina. «Non c’è il numero preciso perché aspettiamo un paio di conferme – precisa Catani -, ma il 23 partiamo, oltre che in Emilia-Romagna, anche in Friuli, regione che era al “debutto” l’anno scorso ed evidentemente la formula di CinemaDiVino ha funzionato bene».
E se l’anno scorso fu introdotta la novità del «Dry Vin» (il drive-in auto, con degustazioni) che torna anche quest’anno, una vera new entry è la serata prevista nel parmense per il 70° anniversario della fondazione del Consorzio del Parmigiano Reggiano.
I film vengono scelti per lo più tra i maggiormente acclamati della stagione invernale ma non manco le chicche, talvolta confezionate su misura per il luogo della proiezione (programma a pagina 25). «Il filo conduttore del vino – conclude Catani – viene ribadito anche in quelle location che non sono propriamente cantine, e che ospitano produttori diversi ogni sera. In particolare, nella serata che faremo a Brisighella, nell’agriturismo di Baccagnano, ospiteremo i produttori che in questi anni stanno portando avanti un progetto cresciuto insieme a noi, quello della vinificazione attraverso il sistema della anfore georgiane. In genere consiglio a tutti si recarsi sul posto prima della proiezione, per poter visitare le cantine e assaporare tutta la “narrazione” che si dipana in queste serale speciali».