Piazza Kennedy pronta a giugno a parte la zona di Sant'Agnese

Nell'incontro in Municipio, il dottor Luigi Malnati, Soprintendente archeologico per l'Emilia Romagna e Valentina Manzelli, della Soprintendenza di Ravenna, hanno illustrato alla stampa i risultati scientifici ottenuti durante gli scavi archeologici in Piazza Kennedy.
Ad aprire l'incontro è stato l'assessore ai lavori pubblici Roberto Fagnani. Dopo aver spiegato le ragioni dell'incontro – offrire ai cittadini una panoramica dei risultati dei rilievi archeologici svolti finora – Fagnani ha assicurato la riapertura parziale di Piazza Kennedy già dal mese di giugno. L'unica porzione della piazza in cui si continuerà a scavare in modo approfondito, infatti, sarà quella interessata dal rinvenimento dell'abside della chiesa di Sant'Agnese.
Ha quindi preso parola per un breve intervento Giorgio Cozzolino, dirigente della Soprintendenza di Ravenna, che si è definito presente in qualità di uditore dei risultati archeologici ed ha accennato alla futura riforma istituzionale delle attuali Soprintendenze, che verranno, nell'arco di due o tre mesi, accorpate in un unico organismo, rendendo perciò più semplici i rapporti tra amministrazioni locali ed enti archeologici nazionali.
Luigi Malnati ha quindi riassunto brevemente la strategia che ha orientato gli scavi di Piazza Kennedy, che si è servita di procedure invalse già da tempo in ambito archeologico. La Soprintendenza si è posta due obiettivi:
1) verificare attraverso sondaggi limitati la consistenza dei depositi archeologici, ovvero il loro livello di conservazione, e ciò sia per limitare gli inevitabili danni causati dagli scavi, sia per prevenirne di futuri;
2) acquisire informazioni preziose riguardo alla chiesa di Sant'Agnese, già individuata agli inizi del '900, ma la cui storia stratigrafica è ancora largamente sconosciuta.
Il primo obiettivo è stato raggiunto grazie agli scavi nell'area denominata degli Orti Rasponi, il cantiere prospiciente a Via D'Azeglio. In questa porzione della piazza, che è già stata ricoperta, gli archeologi hanno scavato fino ad arrivare agli strati di età imperiale, a 6 metri di profondità. Ciò ha permesso di saggiare lo stato e la consistenza dei depositi. Per quanto riguarda Sant'Agnese, la novità più interessante è stato il rinvenimento delle fondazioni alto medievali della chiesa, risalenti al XII secolo; gli scavi continueranno con la speranza di raggiungere gli strati bizantini del VI secolo.