RAVENNA: Crack Marinara, chiesti cinque anni per Caravita e Odessa
Cinque anni di pena per bancarotta fraudolenta. Li ha chiesti il Pm Lucrezia Ciriello per il 71enne Pier Bruno Caravita e per la moglie 54enne Patrizia Odessa, presidente e procuratore speciale di Marinagest e Sogemar, le due società che avevano avuto in gestione da Seaser, titolare della concessione demaniale, il porto turistico di Marinara, a Marina di Ravenna. Nel 2012 entrambe erano fallite a pochissima distanza di tempo l’una dall’altra, facendo aprire un’inchiesta della Procura, poi arrivata al rinvio a giudizio. Secondo l’accusa, Caravita e Odessa avevano agito allo scopo di dirottare fondi da Marinagest e Sogemar ad altre società del gruppo, con un piano del valore di 2 milioni 800mila euro che avrebbe danneggiato anche i creditori. La difesa, dal canto suo, ha chiesto la piena assoluzione dei due imputati, mettendo in evidenza come la causa del fallimento sia da ricercare nella revoca, da parte di Seaser, del contratto di gestione di Marinara e come Caravita abbia sempre spiegato le logiche imprenditoriali delle proprie operazioni. Fino al 2011 Marinagest si era occupata dei servizi a mare, tra cui i posti barca, e Sogemar di quelli a terra, tra cui appartamenti, negozi, uffici. La sentenza è attesa per l’inizio di aprile.