Volley, la Consar giocherà in Superlega ma la squadra è ancora da costruire
Ravenna giocherà l’undicesima stagione consecutiva nella massima divisione del volley maschile. Non era un fatto così scontato. Parte dei potenziali sostenitori sono alle prese con il ripianamento di una situazione debitoria importante (aggirata formalmente, lo scorso anno, con la costituzione di una nuova società) e con la consapevolezza di aver vissuto per vari anni al di sopra delle proprie possibilità, pur di mantenere in piedi il «giocattolo», che è il vanto della città, il polmone per un sano divertimento domenicale, l’esempio per le giovani generazioni e il fiore all’occhiello di amministrazioni sempre più sensibili alle vetrine sportive. Alla resa dei conti sarà necessario mettere un ulteriore freno alle spese e lavorare molto sul fronte delle entrate. L’ente pubblico potrà intervenire sui costi di gestione del De Andrè (tradizionale voce di bilancio sanguinosa) e le idee di marketing del nuovo Consorzio dovranno recuperare investitori vecchi (disamorati) e nuovi (attratti dal progetto e dalla visibilità potenziale che si rilancerà soprattutto nel palasport disponibile dal prossimo anno). Ravenna è senza allenatore e senza giocatori, mentre tutti i competitor hanno praticamente completato i roster. «Impresa difficile ma non impossibile», dice Bottaro che, per darsi coraggio, aggiunge: «Il campionato scorso è stato considerato positivo, eppure la squadra ha vinto solo 5 partite». Detta così la scalata sembra più praticabile. In realtà il progetto più realistico è quello di costruire, in questa stagione, le basi (squadra giovanissima, allenatore motivato da un solido biennale) per poter digerire senza traumi un’eventuale retrocessione e puntare ad una A2 di vertice per riguadagnare l’olimpo in tempi brevi. Ma occorre che il prodotto sia appetibile sin da subito, con fattori di «simpatia» come quelli che possono creare giocatori del vivaio (gli Under 17 hanno appena vinto il titolo regionale). Anche se il top, da ritenersi un mezzo miracolo, sarebbe essere competitivi da subito e battersi alla pari per mantenere la categoria. In fondo basta vincere cinque partite…