Vela, da Molineris alla new entry Rosetti: Luna Rossa ha un’anima ravennate

Tomaso Palli
Ci eravamo lasciati in quell’oramai lontano mercoledì 17 marzo 2021 (due giorni più tardi, il 19, tra queste pagine). Prima dell’alba, in Italia. Un pomeriggio caldo e ventoso, in Nuova Zelanda. Più precisamente nel golfo di Hauraki, in pieno oceano Pacifico. Andava in scena l’ultima regata vinta da Emirates Team New Zealand nel 7-3 finale che i padroni di casa rifilarono a Luna Rossa Prada Pirelli di Max Sirena &co. Poco più di due mesi trascorsi ad alzarsi presto al mattino, dalla Prada Cup vinta proprio dai «nostri» fino alle dieci regate di una incredibile ed emozionante America’s Cup, la trentaseiesima, divenuta sveglia naturale per tanti italiani appassionati, e non solo. A distanza di poco più di due anni, dopo mesi di bocche cucite e duro lavoro nei cantieri, i team hanno iniziato a svelare le proprie imbarcazioni in una rapida e incalzante marcia di avvicinamento alla 37a edizione di America’s Cup, il più importante evento di vela nonché la più antica e longeva competizione sportiva a livello internazionale. Tra chi già ha svelato le proprie forme, accanto ai neozelandesi che per primi hanno anche iniziato a navigare, c’è proprio Luna Rossa del patron Patrizio Bertelli. Lo ha fatto dopo tantissimo lavoro di costruzione e sviluppo al Persico Marine di Nembro (Bergamo), cantiere lasciato lo scorso 16 marzo direzione Cagliari, lì dove, sabato 13 aprile, l’Ac75 è stato battezzato e varato, incontrando per la prima volta le acque sarde. Un proiettile d’argento, così come è stata subito ribattezzato per la colorazione, molto diverso, sia nei colori ma anche e soprattutto nelle forme, dall’imbarcazione ammirata nel 2021. Le premesse sono ottime, il conto alla rovescia è già iniziato.

ALFIERI RAVENNATI…
Tra i grandi protagonisti dell’edizione numero 37 della America’s Cup, così come accaduto nella precedente edizione, la Romagna e naturalmente la provincia di Ravenna. Nel sailing team, confermati dopo la prima esperienza ad Auckland, ci saranno Jacopo Plazzi Marzotto e Umberto Molineris. Nati a Ravenna e cresciuti nel Circolo Velico Ravennate di Marina, avranno un ruolo differente rispetto alla passata campagna: il primo sarà allenatore e coordinatore del programma Youth & Women mentre il secondo, a bordo, sarà trimmer (responsabile della messa a punto delle vele). Direttamente dal canottaggio dove si è assicurato, nel quattro senza, la medaglia di bronzo all’ultima Olimpiade, quella di Tokyo, la new entry sarà rappresentata da Bruno Rosetti. Il classe 1988 è nato a Ravenna e sarà uno dei cyclor a bordo, la vera novità di questa Coppa America che affiderà la produzione di energia non più alla forza delle braccia - come accaduto ad Auckland - ma a quella delle gambe. Nello shore team, terza partecipazione per il cervese Giuseppe Acquafredda, che ricoprirà il ruolo di mast e rigging. Infine, nel design team, ci saranno i ravennati Andrea Bazzini e Matteo Plazzi: il primo, alla terza America’s Cup, avrà il compito di curare le performance mentre il secondo, attuale presidente del Circolo Velico Ravennate e all’ottava campagna di Coppa America, avrà il ruolo di rules advisor. 

…E NON SOLO
Accanto ad una folta rappresentanza ravennate, anche diversi esponenti del restante territorio romagnolo. Da Rimini, all’ottava America’s Cup - sesta con LRPP - e vincitore della 33a edizione con gli statunitensi di Bmw Oracle Racing (2010) e della 35a con Emirates Team New Zealand (2017), il team director e skipper Max Sirena. Accanto a lui nel sailing team, Luna Rossa Prada Pirelli potrà contare sulla grande esperienza del cesenate Marco Mercuriali nel ruolo di rules coach: ottava edizione anche per lui, con 4 partecipazioni olimpiche e l’avventura, nel 2017, in Oracle Team Usa. Infine, alla sua seconda Coppa America, la riminese Sara Paesani che ricoprirà il ruolo di communications manager nel team di comunicazione/pr.