Ravenna, settimana a 360 gradi musicali per il Festival, con La Stagione Armonica, il Chaos String Quartet ma anche tanto teatro
La settimana del Ravenna Festival si apre e si chiude col teatro, ospitando nella parte centrale musiche da ogni angolo dell’Europa. Venerdì 11 appuntamento è al teatro Alighieri, alle 21, dove la compagnia Fattore K porterà in scena La Gaia Scienza - La rivolta degli oggetti di Vladimir Majakovskij, in un riallestimento di quello che fu lo spettacolo fondante del progetto Reconstruction Italian Contemporary Choreography degli anni ‘80-’90 per la compagnia La Gaia Scienza.
Sabato 12 in Classense verrà ricordato Igor Stravinskij nel 50° anniversario della morte con l’opera Les Noces ovvero Lo ’Ngaudio nella versione in dialetto garganico di Roberto De Simone per soli, coro, 4 pianoforti e percussioni, con l’ensemble Ars Ludi e il coro Ready-Made Ensemble, impegnati anche in brani di Giorgio Battistelli e Steve Reich. Domenica 13 saranno invece i dorati spazi di Sant’Apollinare in Classe ad ospitare La Stagione Armonica di Sergio Balestracci, alle prese con il repertorio di Josquin Desprez (1455-1521), maestro della musica fiamminga e tra i più grandi innovatori della polifonia sacra.
Lunedì 14 si torna alla Rocca Brancaleone per il concerto del Chaos String Quartet, che chercherà di far germogliare il «futuro seminato» quasi due secoli fa da Beethoven con i suoi ultimi, avveniristici quartetti. Al centro del programma non ci sarà però il genio di Bonn ma coloro che da quel particolare lascito presero ispirazione, ovvero Mendelssohn Bartholdy, Ligeti e Debussy. Martedì 15, sempre in rocca, toccherà agli archi dell’Ensemble Conductus e ai cantanti polifonici còrsi A Filetta, nati quarant’anni fa per salvaguardare il patrimonio dell’oralità, in scena con Jean-Claude Acquaviva.
Da mercoledì 16 fino a sabato 19, ogni sera alle 21.30, l’Almagià ospiterà i Fanny & Alexander con «Sylvie e Bruno», tratto dal romanzo omonimo di Lewis Carroll. La vicenda, sospesa tra sogno e realtà, disegna una trama doppia, apparentemente scollegata, e al contempo unitaria di un mondo fatalmente al collasso, in cui all’improvviso irrompe la forza della bellezza e dell’amore.
Gli eventi sono visibili anche in streaming su ravennafestival.live.