Ravenna, l'oste Andrea Rondinelli dell'osteria dalla Zabariona presenta i «Sucialesta»
Parte la collaborazione tra settesere e l’Osteria dalla Zabariona di Ravenna. Un locale, segnalato dalla guida Slow Food, nato da poco nel cuore del capoluogo bizantino e guidato dall’oste Andrea Rondinelli. L’Osteria propone menù frutti di una ricerca minuziosa su ricettari antichi e delle tradizioni territoriali. Nel corso delle uscite saranno così presentate, dallo stesso ristoratore ravennate, le sue prelibate ricette della memoria.
In questo numero ci presenta «I Sucialesta».
Il piatto è risalente a circa 100 anni fa, un piatto della tradizione della Bassa Romagna zona intorno a Ravenna. Si chiama così perché era un piatto «sociale», popolare e di condivisione con chi aveva difficoltà. E’ di basso costo ma con abbastanza calorie che servivano per lavorare la terra. Si parte da una base di pasta e fagioli, ma basandosi sul fatto che non si poteva buttare niente e si doveva recuperare il più possibile, come pasta si utilizzava l’avanzo della polenta, magari della sera prima, che indurita si poteva tagliare a cubetti e utilizzarla al posto della pasta.
Ricetta x4 persone
500gr fagioli
100gr di Lardo, guanciale, gambuccio di prosciutto o cotiche (facoltativo)
2 spicchi d’aglio
1 rametto di rosmarino e alloro
1 cucchiaio doppio o triplo concentrato
100gr di polenta raffreddata e tagliata a cubetti
1litro brodo vegetale
Si mette olio o strutto, guanciale, gambuccio nel tegame insieme all’aglio e si fa rosolare, si aggiunge concentrato di pomodoro poi il brodo. Intanto si prendono i fagioli già ammollati in un latro tegame e si fanno bollire con aglio alloro e rosmarino, quando sono cotti una parte si frullano una parte si lasciano interi e si aggiungono al sugo di pomodoro. Quando il sugo è della densità preferita si buttano i cubetti di polenta, che essendo già cotta hanno solo bisogno di prendere calore. Servire con un po’ di pepe e un filo d’olio a crudo.