Ravenna, delitto Ballestri, la genetista: "il dna di Cagnoni sul bastone". L'imputato verrà ascoltato il 23

Romagna | 09 Marzo 2018 Cronaca nera
ravenna-delitto-ballestri-la-genetista-quotil-dna-di-cagnoni-sul-bastonequot.-limputato-verr-ascoltato-il-23
Il 9 marzo, alla sedicesima udienza del processo che vede alla sbarra il dermatologo 52enne Matteo Cagnoni, accusato di aver ucciso a bastonate la moglie 39enne Giula Ballestri, il 16 settembre di due anni fa, sono stati sentiti gli ultimi testi citati dal pm Cristina D'Aniello. E' stato, sostanzialmente, confermato quanto già emerso nelle scorse udienze con le testimonianze di periti, consulenti ed agenti della polizia giudiziaria. Il 23 marzo accusa e difesa ascolteranno l'imputato, Matteo Cagnoni. La testimonianza della genetista forense della polizia, Alessandra De Rosa, che ha effettuato rilievi non solo sulle due Mercedes in uso a Matteo e Mario Cagnoni, ma anche sulla Chrysler dell'imputato e nella villa del delitto è stata importante per confermare quanto già riportato dai testi della polizia scientifica. Il sangue trovato nella villa di via Padre Genocchi, sul pavimento e sui "famosi" cuscini verdi di due poltroncine e che la polizia ritroverà nell'abitazione di Mario Cagnoni a Firenze, appartiene a Giulia. "Un profilo genetico che appartiene alla Ballestri con una compatibilità altissima". E sangue di Giulia viene trovato anche sulle ormai "note" impronte palmare frigo e palmare muro che la Scientifica ha attribuito all'imputato e sul bastone, arma del delitto. Su questo è stato anche isolato un profilo genetico maschile che, secondo De Rosa, è compatibile con quello della famiglia Cagnoni. Sul bastone emerge anche un altro profilo genetico maschile, che, però, presuppone un breve contatto,non un uso prolungato dell'oggetto, vista la componente minoritaria trovata. Nell'auto di Cagnoni, invece, è stata trovata una torcia con una traccia ematica sul vetro riconducibile a Giulia ed è riconducibile alla vittima anche il sangue trovato nel pianale del bagagliaio dell'auto dell'imputato e sugli scarponcini Timberland trovati ad asciugare su un termosifone a Firenze. Sotto le unghie della vittima, però, la genetista ha trovato un dna maschile che non appartiene alla famiglia Cagnoni,nè al nuovo compagno di Giulia, Stefano Bezzi. Dettaglio importante per la difesa per sostenere la tesi dell'aggressione subita da un estraneo. E la tesi dell'accusa che possa appartenere ad un bambino che Giulia potrebbe avere accarezzato la mattina del suo omicidio, quando accompagnò i figli a scuola, viene smontata dall'avvocato dell'imputato, Giovani Trombini che fa precisare alla genetista che il dna maschile "sconosciuto" è stato trovato sotto le unghie di entrambe le mani. La pianificazione del delitto, invece, pare possa sostenersi grazie al filmato proiettato in aula da Giuseppe Feliciani, ispettore superiore della Polizia scientifica, che ricostruisce il percorso dell'auto di Cagnoni, in parte grazie ad immagini rilevate dai sistemi di videosorveglianza, ed in parte solo ipotizzato. La ricostruzione parte dal pomeriggio del 15 settembre, giorno antecedente l'omicidio quando la videosorveglianza del comando della Finanza, all'angolo tra via Alberoni e via Padre Genocchi, riprende l'auto di Cagnoni arrivare nella villa del delitto e fermarsi per 7 minuti prima di ripartire. Era forse andato a portare il bastone e l'acqua distillata con la quale pensava di poter ripulire la scena? Poi il resoconto prosegue ed arriva al momento della cattura di Cagnoni, avvenuta a Firenze alle prime luci dell'alba del 19 settembre. Il dermatologo che esce da solo dalla villa di via padre Genocchi dove era entrato con la moglie, attorno alle 11 del 16 settembre e poi l'arrivo a Firenze con i figli, i tre giorni frenetici passati a scaricare diverso materiale dal bagagliaio della propria auto, tra cui i due cuscini verdi ed un oggetto bianco che la Scientifica ha ritenuto essere compatibile con la borsetta bianca che Giulia indossava in pasticceria la mattina del delitto. E ancora la telefonata fatta dall'imputato allo studio legale di Trombini la mattina del 17 settembre (registrata sui tabulati acquisiti dalla polizia), prima di essere informato della scomparsa di Giulia e che stride con quanto dichiarato dal padre dell'imputato che ha spiegato in aula che il figlio si era voluto consultare con un legale in merito all'abbandono del tetto coniugale da parte della moglie. Conclusasi l'istruttoria dell'accusa, nella prossima udienza verranno ascoltati consulenti delle parti civili e nuovamente Adriana Ricci, amica della madre di Cagnoni che aveva negato di riconoscere la propria voce in un'intercettazione telefonica tra lei e la signora Cagnoni e, per questo, era stata richiesta la trasmissione degli atti in Procura per falsa testimonianza.
Compila questo modulo per scrivere un commento
Nome:
Commento:
Settesere Community
Abbonati on-line
al settimanale Setteserequi!

SCOPRI COME
Scarica la nostra App!
Scarica la nostra APP
Follow Us
Facebook
Instagram
Youtube
Appuntamenti
Buon Appetito
Progetto intimo
FuoriClasse
Centenari
Mappamondo
Lab 25
Fata Storia
Blog Settesere
Logo Settesere
Facebook  Twitter   Youtube
Redazione di Faenza

Via Severoli, 16 A
Tel. +39 0546/20535
E-mail: direttore@settesere.it
Privacy & Cookie Policy - Preferenze Cookie
Redazione di Ravenna

via Arcivescovo Gerberto 17
Tel 0544/1880790
E-mail direttore@settesere.it

Pubblicità

Per la pubblicità su SettesereQui e Settesere.it potete rivolgervi a: Media Romagna
Ravenna - tel. 0544/1880790
Faenza - tel. 0546/20535
E-mail: pubblicita@settesere.it

Credits TITANKA! Spa
Setteserequi è una testata registrata presso il Tribunale di Ravenna al n.457 del 03/10/1964 - Numero iscrizione al Registro degli Operatori di Comunicazione:
23201- Direttore responsabile Manuel Poletti - Editore “Media Romagna” cooperativa di giornalisti con sede a Ravenna, Arcivescovo Gerberto 17.
La testata fruisce dei contributi diretti editoria L. 198/2016 e d.lgs. 70/2017 (ex L. 250/90).
Contributi incassati

settesere it notizie-romagna-ravenna-delitto-ballestri-la-genetista-il-dna-di-cagnoni-sul-bastone.-l-imputato-verr-ascoltato-il-23-n17249 005
Licenza contenuti Tutti i contenuti del sito sono disponibili in licenza Creative Commons Attribuzione