Ravenna, Coldiretti: "Manca il prodotto e la manodopera non serve"
«C’è poca richiesta di manodopera perché, quest’anno, manca il prodotto sulle piante. Le gelate che si sono verificate tra la fine di marzo e l’inizio di aprile hanno determinato una perdita che, per albicocche e susine, è quasi totale. Poco meglio per le pesche e le nettarine, per i kiwi parliamo del 50%». Nicola Dalmonte, presidente di Coldiretti Ravenna, spiega così la crisi del lavoro stagionale nel mondo dell’agricoltura locale: «La situazione è surreale, la definirei una tragedia. Avremmo avuto la possibilità di avere un prodotto italiano da valorizzare, invece niente». Alle aziende, comunque, le richieste di lavoro arrivano eccome: «In genere la ricerca di personale si faceva con anticipo, questa volta le persone continuano a chiamarci ma c’è ben poco da offrire. D’altro canto, la regolarizzazione dei flussi di migranti è stata una buona cosa anche in vista del fabbisogno che si potrebbe registrare fino alla raccolta del kiwi, ma i tempi tecnici sono diversi da quelli, più veloci, del mondo del lavoro. Io personalmente sono fortunato, ho un’azienda vivaistica che è in grado di garantire posti di lavoro durante tutto l’anno. Ma per il resto è buio. Avevamo spinto per il sistema dei voucher semplificati, che avrebbero permesso di far lavorare studenti, pensionati e chi, sfortunatamente, a causa del Covid è rimasto disoccupato. Ma non c’è stata la volontà politica». (s.manz.)