"Orto in classe", il progetto di Ior e Valfrutta che coinvolge 13mila studenti in Romagna

Romagna | 26 Aprile 2018 Cronaca
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Proseguono i programmi di prevenzione primaria che l’Istituto Oncologico Romagnolo, in collaborazione con Valfrutta, porta avanti nelle scuole della Romagna: iniziative che contribuiscono a sensibilizzare circa 13.000 studenti ogni anno, 150.000 dall’inizio dell’attività della Onlus nel 1979. Negli ultimi due anni sono stati creati giochi e laboratori legati alla corretta alimentazione, al movimento e ai corretti stili di vita da regalare ai bambini e alle classi che hanno aderito. Lo scopo era quello di coinvolgere attivamente i ragazzi per renderli veri e propri protagonisti delle scelte di prevenzione, e non semplici spettatori che accettano passivamente ciò che viene loro insegnato.

IOR E VALFRUTTA IN CAMPO
Per l’anno scolastico 2017/18, invece, Ior e Valfrutta hanno deciso di indire un concorso, dal titolo «Orto in Classe», rivolto a tutte le scuole d’infanzia e primarie delle provincie di Forlì-Cesena, Ravenna, Rimini e del Comune di Imola che abbiano un orto coltivato da bambini. «Coltivare l’orto a scuola è un’attività multidisciplinare fortemente educativa – spiega il direttore generale Ior, Fabrizio Miserocchi – una didattica “antica” che si adatta a bambini di diverse fasce d’età. Si tratta di un’occasione di crescita in grado di stimolare competenze diverse, da quelle manuali a quelle scientifiche, e di affrontare tematiche trasversali in modo coinvolgente e divertente. L’orto permette di sviluppare il valore del ‘saper aspettare’, del rispetto, della collaborazione, dell’impegno e della natura. L’orto in classe permette anche di parlare di prevenzione in modo diverso rispetto alla ‘lezione frontale’, scoprendo il gusto e la salute a tavola da veri protagonisti. Va ricordato infatti che gli atteggiamenti di salute si strutturano in età molto precoce. Riuscire ad anticipare comportamenti sbagliati, con attività mirate di prevenzione, è più facile che andare ad intervenire là dove le abitudini si sono già consolidate».

LE SCUOLE PROTAGONISTE
La partecipazione degli Istituti della Romagna è stata entusiastica: ben 33 scuole hanno infatti inviato la propria candidatura – un bacino di utenza di circa 3.000 alunni – di cui 18 della provincia di Ravenna, e ora sono in attesa di conoscere quali saranno le scelte della Commissione composta da esperti dell’Istituto Oncologico Romagnolo e Valfrutta. Di queste solo otto infatti passeranno la prima selezione, operata in base a parametri quali numero di alunni e di classi coinvolte attivamente, stagionalità delle piante coltivate, continuità data all’attività, coinvolgimento delle persone esterne, sviluppo di progetti correlati all’attività dell’orto, sviluppo di iniziative collegate alla salute e alla prevenzione e modalità di cura dell’orto. Successivamente, le finaliste riceveranno la visita degli esperti: un’occasione per parlare direttamente ai «piccoli coltivatori» di prevenzione e di corretta alimentazione.
Le scuole della provincia di Ravenna che hanno deciso di partecipare sono: scuola primaria «Codazzi Gardenghi» di Lugo; scuola dell’Infanzia «Beata Margherita» di Faenza; scuola dell’Infanzia «Giardino dei Sogni» di Faenza; scuola primaria «G. Garibaldi» di Lugo; scuola dell’Infanzia «San Giuseppe» di Castel Bolognese; scuola dell’Infanzia «Arcobaleno» di Faenza; scuola materna «Madonna della Fiducia» di Fornace Zarattini; scuola dell’Infanzia «Freccia Azzurra» di Ravenna; Istituto comprensivo «F. Foresti» di Conselice; scuola primaria «R. Ricci» di Ravenna; scuola dell’Infanzia «Villa Savoia Glorie» di Bagnacavallo; istituto comprensivo «Carchidio Strocchi» di Faenza; scuola primaria «Santa Umiltà» di Faenza; scuola primaria «R. Campagnoni» di San Pietro in Campiano; scuola Primaria «L. Quadri» di Massa Lombarda; scuola dell’Infanzia «Sorriso di Maria» di Reda; istituto comprensivo «G. Pascoli» di Riolo Terme; scuola dell’infanzia «Il Panda» di Faenza.
Nel periodo tra il 12 e il 16 maggio sarà infine operata un’ulteriore scrematura da cui emergeranno i tre istituti più meritevoli. Il premio in denaro sarà così ripartito: 200 euro per il gradino più basso del podio; 300 euro per la seconda piazza; 500 euro per i vincitori.

 


 
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