Motociclismo, la vigilia del ravennate Tardozzi: "Concorrenza maggiore ma Dovizioso può vincere il titolo"

Romagna | 08 Marzo 2019 Sport
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Gabriele Cocchi
La Ducati non vede l’ora di (ri)cominciare. Per la rossa di Borgo Panigale la stagione scorsa, condita da sette successi, si è conclusa con Dovizioso vicecampione del mondo per la seconda volta consecutiva. Quest’anno «Dovi» punterà decisamente al titolo. «Firmerei - spiega il ravennate Davide Tardozzi, team manager della Ducati in MotoGp - per riuscire a conseguire sette vittorie come lo scorso anno. Dico questo perché ritengo che sarà molto più difficile primeggiare in quanto i piloti a giocarsi la vittoria saranno di più e quindi le vittorie saranno più distribuite. Siamo comunque molto fiduciosi perché la moto si è dimostrata competitiva su ogni circuito, forse ad eccezione della sola Argentina. Sarà importante partire subito bene fino dalle prime corse, in modo da non perdere terreno dai primi come era successo nelle prime gare della scorsa stagione, che poi hanno determinato quel gap che non siamo più riusciti a recuperare».
Marquez e Lorenzo non sono al meglio fisicamente, ragione in più per andare subito forte ed incamerare tanti punti.
«Forse a Lorenzo occorreranno un paio di gare per tornare al top ma per Marquez non è così. Noi comunque andremo in pista per vincere ed il circuito di Losail si adatta al meglio alle caratteristiche della nostra moto, sono quindi molto ottimista».
Cosa manca ancora a Dovizioso per aggiudicarsi la corona iridata?
«Andrea è un pilota completo a cui non manca nulla, deve forse solo riuscire a massimizzare ed a portare a casa più punti possibili quando le cose per un qualche motivo non girano al meglio. Occorre anche dire che è stato veramente sfortunato: in queste ultime due annate, in cui ha fatto il salto di qualità, si è trovato sulla sua strada un fenomeno come Marquez».
Anche i test hanno dimostrato la competitività della moto.
«Già lo scorso anno la moto era stata migliorata e si era dimostrata competitiva su ogni circuito e questo era stato un bel passo avanti, quindi non sarebbe stato giusto fare stravolgimenti. Ripartiamo avendo apportato solamente piccole modifiche riguardanti la parte telaistica della moto e gli esiti sono stati incoraggianti».
Chi è favorito per il titolo?
«Ritengo che sia una lotta molto equilibrata tra Ducati, Honda, Yamaha ma anche Suzuki. Penso che la lotta per il titolo non sia riservata solo ad un paio di piloti come negli ultimi anni, quindi mi aspetto una lotta ancora più affascinante con tanti piloti in grado di poter vincere».
Valentino Rossi, nonostante i 40 anni, è sempre lì.
«Può stupire solo chi non lo conosce, lui è così, ha una capacità fisica ed una determinazione mentale che non hanno eguali; meticoloso nel curare ogni dettaglio, è oltre il limite, nonostante gli anni. E’ semplicemente un bambino che si diverte e che continuerà a divertirsi». 
La Ducati, con Dovizioso e Petrucci, che ambizioni avrà?
«Quelle di essere competitiva, con Andrea a lottare per vincere il titolo perché viene da due anni consecutivi da vicecampione e quindi questo sarà l’obiettivo. Danilo ha tutte le caratteristiche per continuare a crescere e ad emergere puntando a qualche successo».
Il vostro storico collaudatore Michele Pirro nel 2019 gareggerà nel CIV e nelle corse di MotoGp del Mugello, Misano e Valencia?
«Michele è molto bravo, veloce e dà ottime indicazioni. E’ il migliore collaudatore al mondo, ci fornisce un pacchetto eccezionale che è formato da sapienti consigli. Sarà ovviamente in pista al Mugello, a Misano e a Valencia, ma durante la stagione valuteremo se ci saranno le esigenze per disputare altre gare della MotoGp».
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