Motociclismo, la carica di Melandri verso la nuova stagione: "Ho fiducia nella Yamaha"

Romagna | 19 Gennaio 2019 Sport
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Massimiliano Regazzi
Molti piloti non avrebbero retto ad una stagione come quella di Marco Melandri nel mondiale Superbike 2018. Non tanto per il risultato finale, (quinto in campionato con due vittorie - ottenute nell’apertura d’annata a Phillip Island - ed altri otto podi), quanto per la burrascosa interruzione del rapporto con Ducati Aruba, che lo ha visto di fatto separato in casa per quasi metà stagione, prima di approdare nel 2019 al team Yamaha GRT, squadra debuttante in questa categoria. Melandri, sull’argomento Ducati, ha scelto il silenzio ed ha rispettato alla lettera - crediamo - il contratto, tanto che appena è stato possibile per lui si è concesso alle nostre domande.
Allora Melandri, possiamo parlare di un 2018 con andata all’inferno e ritorno?
«Potevo raccogliere molto di più, purtroppo tante cose non sono andate sempre bene».
Come si è lasciato con Chaz Davies, suo ex compagno di squadra, e i suoi tecnici?
«Molto bene, davvero. Avevamo buoni rapporti e siamo rimasti in ottimi rapporti, abbiamo sempre pensato alle gare e non a quello che succedeva attorno a noi».
Chi ritiene sia il principale fautore del suo allontanamento da Ducati?
«No comment, preferisco non rispondere».
Allora chi ha fatto il primo passo in Yamaha per contattarla?
«É una storia molto lunga, quel che conta è che io guiderò una Yamaha».
Che tipo di moto guiderà rispetto al team ufficiale Pata Crescent? 
«Bisogna chiedere a Yamaha, io sono certo di avere tutto quello che serve per far bene ed ho fiducia nella mia squadra».
Nel primo test che ha fatto, quali differenze ha trovato con la sua ex Ducati e la Yamaha R1 che già aveva guidato a suo tempo?
«Io parlo della Yamaha…Rispetto alla moto 2011 (quando Melandri con la casa dei tre diapason arrivò secondo in campionato, ndr) ha mantenuto le caratteristiche buone, migliorando tutte quelle negative. Ma serve ancora percorrere un buon numero di chilometri per avere le idee più chiare».
Cosa pensa dei nuovi regolamenti?
«Se uno pensa alle tre gare e le fanno bene… ben vengano!  Il problema è che la gara sprint che viene introdotta è una gara vera propria con punti pesanti, ma si sono inventati che si tratterà di una gara di qualifica per non pagare i bonus ai piloti, ed oggi, dove gli ingaggi in Superbike non sono quelli di una volta, i bonus sono vitali».
Non crede che, nonostante tutto, nel 2019 possa esserci una rinascita della Superbike con l’arrivo più concreto della Honda e il rafforzamento di altri team? 
«Sicuramente vedremo una Honda molto in crescita cosi come BMW che spingerà forte, ma anche tutti gli altri, statene certi. Ci saranno poche moto ma tutte di alto livello, e questo è molto importante per riportare il campionato al livello che gli compete».
Cosa pensa del passaggio a TV8 della programmazione televisiva Superbike?
«Credo sia molto positivo, è un canale in forte crescita che già si occupa di Formula Uno e MotoGp. Mediaset purtroppo non ha valorizzato la Superbike come meritava e quando era negli orari di punta la mandava solo su Italia2 visibile solo in alcune parti in Italia».
E’ possibile sapere quali contatti ha avuto per andare a gareggiare nel campionato americano o inglese?
«Con Yamaha Attack Performance, una squadra che gareggia nel campionato americano. Mi avevano contattato per quello».
Quanti anni pensa ancora di continuare a gareggiare?
«Non ne ho idea, sinceramente».
Nel tempo libero aiuta anche Gianluca Nannelli con una scuola di moto per i più giovani.
«Nannelli sta lavorando in moto egregio, la Federazione Motociclistica Italiana sta collaborando sempre più con lui per portare nuovi bimbi sulle moto, sono molto fiero di averlo aiutato a inaugurare questa bellissima iniziativa».
Oltre a questa esperienza con le minimoto, segue altri giovani? 
«No, mi alleno spesso con Federico Caricasulo e dal prossimo mese di marzo ci sarà la possibilità di girare con noi con le Yamaha R3 perchè affitterò un paio di moto. Per stare aggiornati bisogna iscriversi alla newsletter del sito MotoWide.com».
Non può mancare una previsione sulla MotoGp. Un pronostico per il 2019?
«Con l’arrivo di Jorge Lorenzo, la Honda HRC crescerà ancora, speriamo che la Yamaha gli renda la vita dura». Un Melandri tranquillo, che si sta già allenando al meglio, sicuramente molto arrabbiato che, dunque, si appresta ad affrontare la sua settima stagione in Superbike. I team metteranno le ruote in pista, per i primi test 2019, i prossimi 23 e 24 gennaio a Jerez, mentre il campionato inizierà un mese più tardi a Phillip Island.
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