Motociclismo, il ravennate Tardozzi fa le carte al Gp di Misano: "Dovi e Petrucci non al top ma la Ducati deve puntare al 1° posto"

Romagna | 14 Settembre 2019 Sport
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Il tanto atteso Gp di Misano è alle porte e ovviamente c’è grande attesa in casa Ducati. Il team manager ravennate Davide Tardozzi fa il punto nel cuore di una stagione che, al momento, ha visto la Ducati vincere due volte con Dovizioso e una con Petrucci, dopo i sette successi del 2018: «Sapevamo che sarebbe stato quasi impossibile ripetersi, in quanto i piloti competitivi sono di più e la Honda ha fatto notevoli progressi. Siamo comunque ragionevolmente soddisfatti perché la moto si è dimostrata competitiva su molti circuiti e siamo fiduciosi di potere ancora lottare per il titolo fino alla fine anche se il distacco è consistente». 
L’obiettivo dichiarato era quello di lottare per vincere con Dovizioso, mentre per Petrucci era quello di continuare a crescere e ad emergere puntando a qualche successo.
«Ad Andrea non posso rimproverare nulla perché, nonostante la sfortuna di quel doppio zero pesante, è secondo in classifica dietro ad un fenomeno come Marquez. Per Danilo, invece, dalle ultime corse ci aspettavamo qualcosa di più, ma non direi che dopo la vittoria del Mugello vi sia stato appagamento. E’ comunque quarto in classifica e contiamo torni ad ottime prestazioni ad iniziare da Misano».
Misano, appunto. Cosa vi aspettate?
«Ci rendiamo conto che Andrea non sarà al massimo della condizione fisica e che Danilo viene da alcune prestazioni non ottimali, ma è una pista su cui tradizionalmente le nostre moto trovano un buon feeling e buone prestazioni. E poi, diciamocelo, la Ducati a Misano deve salire sul podio. Lo scorso anno vincemmo, ci riproveremo così da fare divertire tutti gli appassionati della rossa che si troveranno a bordo pista per incitarci con grande trasporto come sempre». 
A Misano gareggerà anche il vostro storico collaudatore Michele Pirro.
«Michele è molto bravo, veloce e dà ottime indicazioni, è il migliore collaudatore al mondo. Sarà ovviamente al via e come spesso gli capita si metterà dietro diversi avversari perché, oltre a essere un valido collaudatore, è anche un ottimo pilota». 
Cosa è finora mancato alla Ducati a livello di prestazioni?
«E’ logico che vorremmo fare sempre meglio come del resto fanno gli avversari, forse paghiamo nella percorrenza della curva e nel girare sullo stretto, fattori che dobbiamo migliorare e che rappresenteranno gli obiettivi del nostro prossimo step, mentre siamo già molto forti in frenata ed in accelerazione».
Nei confronti di Marquez il gap in classifica è piuttosto importante. Cosa manca ancora a Dovizioso per aggiudicarsi la corona iridata?
«Andrea a mio parere è un pilota completo a cui non manca nulla come ha dimostrato in tante circostanze. Il problema è che Marquez, quando non riesce a vincere, ottiene comunque tanti punti perché è subito dietro al vincitore». 
Marquez potrebbe in futuro arrivare alla Ducati così come fece Rossi e così da poter dimostrare che è lui a fare la differenza?
«Per i prossimi 3-4 anni non credo perché Marquez mi sembra molto concentrato a dettare legge con Honda ed a superare i tanti record. Adesso è lampante che ha nel mirino quello di superare i nove titoli di Valentino, poi quello delle vittorie. Comunque mai dire mai».
Rossi, nonostante i 40 anni, si difende ancora con i denti.
«E’ da ammirare perchè ha una capacità fisica ed una determinazione mentale che non hanno eguali. Poi la gara di Misano la sente come quella di casa e quindi darà più del massimo per arrivare sul podio». 
Favoriti per la vittoria?
«Marquez, Vinales, Rins, Rossi ed ovviamente spero noi». (g.c.)
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