Marina, all'Hana-bi l'elettronica «escapista» di Luca Maria Baldini e Mondoriviera
Una serata all'insegna dell'elettronica sotto la tettoia dell'Hana-Bi, martedì 28 luglio alle 21.30a ingresso libero, per presentare due nuovi album: "Imageless" di Luca Maria Baldini e "Il Tempio degli Uomini Granchio" di Mondoriviera. Gli accessi all'evento saranno garantiti fino a esaurimento dei posti a sedere. Durante l'evento verranno rispettati tutti i protocolli di sicurezza dettati dall'emergenza Covid.
LUCA MARIA BALDINI
La musica di Luca Maria Baldini trova la sua libertà espressiva nel mondo cinematografico e nel rapporto con l'immagine. In una dimensione priva di etichette e necessità identificative, essa spazia dall'elettronica, al post-rock/shoegaze, passando per minimalismo e neo-classica senza barriere. Nel suo processo creativo il suono nasce dalle immagini, poi si separa da esse e vivendo di vita propria acquisisce altri significati. I suoi brani sono come colonne sonore senza film, dove le immagini di ogni ascoltatore hanno lo spazio per essere vissute.
“Imageless” è una raccolta di brani nati per immagini e che da queste si distaccano, per vivere di vita propria. Si tratta dunque di un'opera sonora che racconta la trasformazione della musica di Luca Maria Baldini quando questo allontanamento dalle immagini di origine avviene. Una naturale evoluzione che ha assunto un ruolo fondamentale nel suo processo creativo: se infatti i brani nascono per cortometraggi, progetti di video arte o pubblicità mai uscite, è nell'atto di distacco che le sonorità cominciano la loro vera esistenza, facendo appello all'archivio di immagini presente nella mente dell'ascoltatore.
Negli ultimi tre anni, Baldini ha lavorato a diverse colonne sonore, oltre che a sonorizzazioni di film muti. Alcuni brani sono stati editati e sviluppati ulteriormente, mentre altri lasciati nella loro forma originaria. Ciò che accomuna oggi queste composizioni, è il concetto di base che se dalla visione è nato il suono, dal suono libero può nascere una nuova visione: un'operazione oggi sempre più urgente, per sfuggire all'eccesso di immagini a cui siamo sottoposti.
MONDORIVIERA
“Il Tempio degli Uomini Granchio” è il primo album di Mondoriviera, ovvero il nuovo progetto di Lorenzo Camera, già componente delle band Ponzio Pilates e Manuel Pistacchio. L’album è uscito in vinile e digitale il 5 giugno 2020 per Brutture Moderne, etichetta che segue da sempre l’attività del versatile e fantasioso musicista romagnolo, di Bellaria-Igea Marina, in provincia di Rimini. «“Il Tempio degli Uomini Granchio” nasce dalla voglia di provare a fare un disco interamente da solo – spiega il musicista – dando libero campo alle scelte estetiche più insolite e imprimendo nero su bianco i miei cambiamenti personali».
I tredici brani strumentali in scaletta si succedono fluidamente nel raccontare una storia che ha le sue radici nei magazine horror per ragazzi degli anni 80, filtrati attraverso diversi gradi di psichedelia filo-vaporwave. «Sono cresciuto con una buona dose di film splatter e adesso mi ci sono riavvicinato. Film come “Creepshow” di George Romero e l’emblematico “Splatters” di Peter Jackson hanno tirato fuori quella vena sanguinolenta che caratterizza il disco».
In Mondoriviera la parte visiva è complementare alla musica. Durante la scrittura delle tracce, Lorenzo Camera si è infatti divertito a sperimentare con modellazione e animazione tridimensionale, sempre grazie all’ausilio di programmi open source, renderizzando e montando clip che sono andati a costituire degli eclettici visual tra computer grafica 3D, estetica amatoriale e trip mentale. Nel video di “Multimedi Evil”, primo singolo estratto, viene rappresentata la “training area” in preparazione alla reincarnazione virtuale del protagonista del concept.