Magi, per la serie scusate il ritardo: "Ravenna, entusiasmo e idee ma niente alibi"

Sandro Camerani
E’ partito lunedì scorso dal Centro Sportivo di Glorie il nuovo corso del Ravenna. In sordina, senza comunicazioni ufficiali di nuovi acquisti perché così ha voluto la società in attesa della riammissione in Lega Pro, che è attesa comunque entro la settimana (si tratta comunque di una pura formalità, dopo il via libera del Consiglio Direttivo della Lega Pro e in attesa della ratifica del Consiglio Federale in programma l’8 settembre). Ma è partita con il nuovo condottiero, perché l’arrivo di Giuseppe Magi (con due ravennati nello staff: il vice Buscaroli e il preparatore dei portieri Dadina), ventilato già a luglio, è diventato ufficiale poco prima di Ferragosto. In pratica, con una formula tipo scusate il ritardo, come ha precisato il direttore sportivo Matteo Sabbadini: «Eravamo vicini a Magi due anni fa (poi si inserì la Sambenedettese, ndr), abbiamo parlato anche con altri allenatori nel mese scorso, ma con Magi conoscevamo già la persona e poi ci ha convinto il fatto che abbia sposato il nostro progetto a prescindere e senza distinzione di categoria. Con lui cercheremo di mantenere la categoria e di proporre un calcio che faccia divertire». Le premesse ci sono, ma ovviamente molto dipenderà dalla rosa che sarà possibile costruire ed affidare ad un Beppe Magi comunque entusiasta della sua nuova vita sportiva: «In maniera particolare ringrazio chi mi ha dato la seconda possibilità di sedermi sulla panchina del Ravenna, una società ed una squadra con cui sono accomunato dallo spirito di riscatto, visto che per tanti motivi vengo da una stagione nella quale non ho avuto la possibilità di allenare. Ho tante idee su come schierare la squadra, c’è una rosa da ricostruire che sta nascendo solo ora, ma non dobbiamo farci prendere dalla fretta. Non faccio proclami, serviranno tempo e tanto lavoro ma sarà motivo di stimolo e non alibi. Chi non sposerà il progetto Ravenna non ci interessa e dovrà farsi da parte».
Visto che la riammissione procede lentamente ed il mercato quasi di pari passo, è lecito attendersi un Ravenna forzatamente in ritardo quando inizierà il campionato, ma Magi ne è molto consapevole: «Sicuramente ci aspetta un avvio in salita, ma questa non deve essere una situazione di vittimismo o alibi, tutt’altro. Io non vado mai a cercare alibi, ci portiamo dietro scorie della stagione scorsa e questo è un dato di fatto che sapevo perfettamente quando ho accettato l’incarico e che ovviamente anche la società conosce bene. Sarà certamente un inizio di campionato difficile per il Ravenna, ma dovremo essere pronti a fare il meglio possibile, e a dare il massimo per nascondere le mancanze che avremo inizialmente e per vendere comunque sempre cara la pelle, contro ogni avversario. Poi accetteremo il risultato finale, ma solo se nella prestazione che offriremo ci saranno queste caratteristiche che del resto chiederò sempre alla squadra. Quello che è successo fino a ieri non cambia, quello che succederà invece dipenderà da noi e da quello che riusciremo ad esprimere».
Rispetto alla rosa della passata stagione, sono ancora in giallorosso Caidi, Jidayi, Papa ed i giovani Fiorani e Salvatori, ma mentre andiamo in stampa è attesa la fumata bianca anche per il ritorno di Mokulu, che arriverà ancora in prestito dal Padova. Più complicata del previsto, invece, la permanenza di Giovinco, per una questione di tempistica più che di scelte. Sono già al lavoro invece il portiere Tonti, ex Como ed Avellino, e il trequartista Sereni, reduce da una splendida stagione in D con il Mezzolara. Dalla D è atteso a breve anche Gabbianelli, protagonista della promozione del Campodarsego, mentre si lavora all’attaccante esterno Martignago.