Formula 1, fascino, tradizione e incognita autunno: il ritorno di Imola scalda già il Mondiale

Romagna | 01 Agosto 2020 Sport
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Elena Rava
E’ ufficiale. La Formula 1 ritorna a correre sul circuito di Imola. L’annuncio della settimana scorsa ha confermato che, oltre Monza e Mugello, l’Italia avrà un terzo Gran Premio che si chiamerà per la precisione Gran Premio dell’Emilia Romagna. Tra l’altro il presidente della Regione Bonaccini ha voluto subito sottolineare che non sarà un evento a porte chiuse. «Abbiamo fiducia che qualcuno possa entrare in circuito, un numero superiore al migliaio che al momento è il tetto limite fissato dal decreto ministeriale per quanto concerne gli eventi che avvengono in luogo aperto. Stiamo lavorando per ottenere una deroga a quello che è attualmente previsto. Bisognerà tenere conto di quello che sarà la curva epidemiologica legata al Coronavirus. L’intenzione sarebbe quella di portare il numero di spettatori da mille a tremila considerate le vaste aree verdi e tribune che il tracciato dispone». Dal 31 ottobre al 1° novembre, dunque, Imola ospiterà per due giorni la Formula 1 che mancava da 14 anni. L’ultima volta che si corse qui era il 2006. Due giorni perché consentirebbe la sperimentazione di nuovi format di prove libere e qualifica da adottare in futuro. Ci sarebbe un solo turno di libere prima delle qualifiche e non è da escludere una sorta di warm-up la domenica mattina.

STORIA E TRADIZIONE
Il circuito di Imola venne inaugurato nel 1953 e solo nel 1970 venne intitolato a Dino Ferrari per la sua prematura scomparsa. Successivamente nel 1988 venne aggiunto il nome di Enzo con la morta del «Drake». Nel 1980 Imola ospitò per la prima volta la Formula 1 come Gran Premio d’Italia, strappandolo a Monza, mentre dal 1981 al 2006 rimase ininterrottamente presente in calendario come Gran Premio di San Marino. Negli anni 80 molti campioni hanno legato il loro nome al circuito di Imola: Piquet, Pironi, Villeneuve successivamente Prost. Quando si parla di Imola non può che venire in mente il drammatico weekend del 1994 in cui morirono Ayrton Senna e Roland Ratzenberger, mentre Barrichello rimase solo ferito dopo l’incidente subito il venerdì. In quel weekend si scrisse una delle pagine più drammatiche, forse la più drammatica del motorsport.  Ma non si può non ricordare anche gli ultimi anni in cui si è corso, dove a lottare per la vittoria c’era un altro simbolo dell’automobilismo, Michael Schumacher, che proprio nel 2006 ottenne la vittoria nell’ultimo Gran Premio disputato a Imola, davanti al suo rivale Fernando Alonso. Micheal Schumacher vinse ben 7 volte sul tracciato imolese. Poi per 14 anni il tracciato del Santerno è rimasto fuori, dimenticato dal circus della Formula 1, quest’ultimo attirato sempre più da nuovi tracciati in paesi emergenti, non sempre apprezzati dagli appassionati. In questi anni Imola si è rifatta il «trucco» con una nuova struttura dei box e un nuovo design per la parte finale della pista. La curiosità di vedere le vetture di oggi correre sulla pista di Imola è tanta. Sarà un’incognita anche il clima autunnale di quel periodo. 

DOMENICA A SILVERSTONE
Nel frattempo, la Formula 1 ritorna a correre e lo fa sul circuito storico di Silverstone per disputare il Gran Premio di Gran Bretagna. Il tracciato è lungo 5,891 km e verrà percorso 52 volte coprendo una distanza complessiva di 306,198 km durante la gara. Tutti gli appuntamenti del fine settimana verranno trasmessi in diretta su Sky Sport F1. Nella giornata di venerdì le libere sono in programma dalle 12 alle 13.30 e dalle 16 alle 17.30. Sabato è prevista una terza sessione di prove a partire dalle 12 mentre alle 15 scatteranno le qualifiche. Domenica la gara scatterà alle 15.10.
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