Faenza, molto pubblico ai Martedì d'estate, ma ancora diversi negozi chiusi
«Non possiamo che esprime grande soddisfazione nel fare il bilancio di questa edizione dei Martedì d’estate». Così, Sergio Scipi presidente del consorzio «Faenza c’entro», promotore e gestore di questa edizione dei mercatini serali estivi, commenta l’esito dei cinque martedì d’estate che hanno accompagnato il mese di luglio animando la piazza e i corsi del cuore della città. Con un’anteprima «animata e apprezzata da tutti», organizzata il 27 giugno in corso Europa in Borgo.
Oltre 18mila persone, dal 27 giugno al 25 luglio, più di 80 espositori tra opere dell'ingegno, mercatino di campagna amica e associazioni di volontariato, 80 spettacoli musicali e di intrattenimento, 300 negozi aperti in 4 km lineari di manifestazione. Questi i numeri registrati dalla manifestazione che, sempre per il presidente Scipi «è una kermesse che ha confermato la sua validità attrattiva grazie a un’offerta variegata e sempre, capace di riempire il centro storico cittadino di visitatori anche da fuori città, nonostante la ricca offerta di appuntamenti dell’estate romagnola».
I Martedì d’estate organizzati dal Consorzio in collaborazione con la Cabina di regia composta da Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti, Cna sono un appuntamento che nell’ultimo biennio ha saputo rinnovarsi adottando accorgimenti e cambiamenti che hanno permesso al pubblico di trovare una sempre differente possibilità di svago. Se poi ci si mette il clima, in questo 2017 assolutamente favorevole, salvo forse l’ultimo martedì, il successo è stato palese e condiviso.
«Sentendo i colleghi commercianti del centro – ci tiene a sottolineare il presidente Scipi –il giudizio che emerge su questa edizione è da tutti unanime e molto positivo. Non è facile accontentare tutti – rimarca con sarcasmo – ma non possiamo nascondere che i risultati stanno arrivando visto che coloro che contribuiscono e collaborano in maniera concreta con il Consorzio, diventandone soci, nel 2017 sono cresciuti. Un 20/30% in più rispetto allo scorso anno che ci porta ad avere in tutto 110 commercianti e non a formare la base sociale».
Ancora qualche situazione particolarmente in chiaroscuro però rimane. Non sono stati pochi i negozi e le attività che durante i martedì sera faentini hanno comunque deciso di tenere la serranda abbassata. «Noi non possiamo e non vogliamo certo obbligare nessuno a stare aperto. Di sicuro – spiega Scipi – un centro con tante attività aperte è un colpo d’occhio importante, positivo. Un centro storico luminoso, animato e vitale da una sensazione di unità d’intenti e di sforzi che fa bene a tutti. Poi – aggiunge - rispettiamo le scelte di ciascuno».
La crescita di appeal e di fruizione è innegabile e per questo il presidente sottolinea come «la strada da seguire è questa. Coinvolgimento sempre maggiore, costanza, qualità dell’offerta e della proposta e soprattutto amore per il centro storico della nostra città».