Un momento di ricordo e approfondimento sulla figura e sui fatti avvenuti novant’anni fa riguardo a Vincenzo Sangiorgi, detto «Cencio». Lunedì 22 luglio, a partire dalle 21.30, all’interno della Festa dell’Unità di Santa Lucia, il Comitato organizzatore della festa assieme all’Anpi, organizzano l’evento «Ricordare Cencio - Novant’anni dall’aggressione fascista alla casa di Ghibèt».
Per l’occasione interverranno Mariella Francesconi che presenterà i fatti storicizzati del 12 dicembre 1929, Mario Gurioli che proporrà ricordi e letture estratte dall’intervista di Giuliano Bettoli a Vincenzo e «Bella Ciao trio» di Brisighella che presenterà canzoni popolari e antifasciste. Il tutto moderato da Angelo Emiliani. Quest’anno, come si diceva, cadono i 90 anni da quel 12 dicembre 1929 quando Riccardo Donati, soprannominato Riccardo «d’ Brisan», uccise due fascisti dandosi alla fuga. Una fuga che trovò riparo sicuro proprio a casa di Sangiorgi, in località Santa Lucia. La notte dello stesso giorno una squadra di fascisti assaltarono il domicilio, incendiarono i pagliai, uccisero gli animali presenti e tentarono di entrare in casa per perpetuare la ritorsione contro l’antifascista. Oltre alla resistenza efficace della famiglia Sangiorgi, le camice nere dovettero ritirarsi anche grazie all’intervento di alcuni carabinieri, guidati dal capitano Antonio Lise, che permise a Cencio e alla famiglia di mettersi in salvo.
All’interno della festa dell’Unità di Santa Lucia, una festa che proprio grazie a Cencio in tutti questi anni si è potuta riproporre in quanto lo spazio dove si tiene venne messo a disposizione dallo stesso, verrà proposto un momento di ricordo affettuoso e riconoscente. (r.iso.)