Margherita Calzoni - «Sono William Donati e insieme a Mira Pantera siamo gli organizzatori di questa nuova realtà faentina che è il Gruppo Giovani Lgbt+ Faenza» con queste parole, un anno fa, si presentava il primo gruppo Lgbt+ di Faenza.
Il 19 ottobre il gruppo ha festeggiato un anno di vita, lavoro e supporto con un evento tenutosi al Rione Verde la sera precedente. Dopo un anno, i rappresentanti del gruppo Mira Pantera e William Donati (il primo a Milano per studio, il secondo al lavoro ad Imola) lasciano il posto ai giovani Giulia Cornacchia e Filippo Scardovi, entrambi studenti dell’ultimo anno al Liceo Torricelli, portavoce del gruppo per questa annata. Dopo un anno, la linea che il gruppo vuole mantenere è la stessa dell’anno precedente, con l’aggiunta di alcune novità. Rimane presente l’apertura alla cittadinanza, la ricerca di nuovi volontari, la voglia di partecipare attivamente alla vita della città e di prendere contatto con realtà in essa operanti.
«Un anno di socializzazione ha portato a costruire un gruppo solido di attivisti e simpatizzanti, che nel tempo sono aumentati. La conoscenza è la prima base per la socializzazione: da lì si è partiti per la creazione di eventi, ritrovi e altro. Ringraziamo il Rione Verde per averci ospitato un anno intero: è stata un’ottima convivenza; inoltre ringraziamo tutti quelli che, tra lavoro, studio e famiglia, hanno potuto dedicare del tempo al gruppo», racconta Donati.
«L’anno prossimo ci proponiamo di essere sempre più organizzati, sempre più visibili, di fare rete sempre più con la città di Faenza e non solo, di connetterci con altre realtà locali. Rimane vivo il piacere di colloquiare con alte realtà faentine. In questo anno sono aumentati gli attivisti: cerchiamo sempre persone nuove che vogliano collaborare con noi o che vogliano anche solamente cercare un luogo sicuro per confrontarsi e parlare apertamente» spiega Scardovi. Per il futuro i ragazzi credono che: «pensando sempre a ciò che è possibile fare di innovativo, speriamo di rivedere i "vecchi" volti alle nostre riunioni, con l’aggiunta di un pubblico sempre più nuovo ed interessato. L’importante è essere assestati e radicati nel territorio: per questo vogliamo sempre più farci conoscere dalla cittadinanza e dall’amministrazione faentina. Il nostro scopo rimane sempre il sostegno alle persone, creando un luogo sicuro di confronto e crescita» conclude Cornacchia.
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