Faenza, estate magra di eventi in piazza, l'assessore Isola: "Progetti a lungo termine"

Federico Savini - «La nostra scelta è quella di consolidare cartelloni e luoghi di produzione culturale di comprovata qualità, in modo da proporre eventi di livello per tutta l’estate, specialmente nei giorni feriali, con i Martedì d’Estate come grande contenitore popolare. L’offerta culturale si concentrerà soprattutto sul Mic e sul museo Zauli, luoghi vivissimi e identitari per la città, sull’esperienza nel teatro ragazzi di Accademia Perduta in piazza Nenni, nonché sulla musica, con il cartellone nazionale e ormai storico di Strade Blu e l’attività rilevantissima della scuola Sarti, con la rassegna ‘In Tempo’. Non dimentichiamo che la nostra è una scuola di musica con 38 corsi attivi durante l’anno, una sessantina di concerti organizzati con i propri mezzi e capace di contribuire in modo fondamentale alla stagione invernale, che ha portato la musica colta a Faenza. La scelta che abbiamo fatto, sulla base di risorse tutt’altro che infinite, pensiamo sia quella che racconta in modo più autentico le eccellenze cittadine e porta avanti percorsi solidi, non estemporanei, che contribuiscono alla crescita della città». Il vicesindaco e assessore alla Cultura Massimo Isola illustra così i criteri di scelta degli eventi che il Comune ha sostenuto nella pianificazione dell’estate faentina, illustrata quasi completamente in questi giorni (vedi i Martedì d’estate in pagina e altre rassegne al centro del giornale). Come già l’anno scorso, manca il calendario di «Masini alla Molinella» per limiti alle risorse, così Accademia Perduta proporrà sempre il teatro ragazzi in piazza Nenni ma non gli spettacoli di grande richiamo. Non è un segreto che le disponibilità economiche dei Comuni siano tutt’altro che infinite sul versante culturale e degli eventi in genere. «Siamo in attesa di novità annunciate a livello nazionale sulla tassa di soggiorno, che Faenza come Cervia non ha, a differenza degli altri Comuni - spiega Massimo Isola -. Con la tassa potremmo probabilmente strutturare nuovi progetti di animazione per l’estate, in maniera simile a quanto fatto negli ultimi due anni».
Infatti nel 2015 – quando «Masini alla Molinella» ancora c’era – il Comune emise un bando per la programmazione di agosto, scelta azzeccata sia perché il mese è effettivamente e storicamente assai «scoperto» nelle città non rivierasche (vale anche in Bassa Romagna, già meno su Ravenna), sia perché permise la nascita di eventi di successo come quelli di Maria Pia Timo e Metallurgica Viganò, che riempirono la piazza. Nel 2016 il bando si estese all’intera stagione estiva (Accademia Perduta curò come quest’anno solo il teatro ragazzi e diverse associazioni riempirono il palinsesto di luglio e agosto, con tre serate alla Molinella organizzate anche dal nostro settimanale per il suo ventennale).
L’assenza di quel bando un po’ si sente ma l’idea di far collaborare le realtà culturali della città, puntando su luoghi identitari come i musei (si veda la programmazione dello Zauli, più ricca del solito, e quella del Mic) è legittima e non certo improvvisata (all’appello manca ancora qualche concerto di Strade Blu, per ora si sa del ritorno di Howe Gelb al Mic il 4 luglio e di Alejandro Escovedo il 16 luglio in piazza Nenni, ma ci sarà dell’altro). Mancherà, infine, nel 2017, la neonata esperienza del cinema all’aperto nel complesso degli ex Salesiani, ma questo dipende semplicemente da lavori in corso nella struttura.