Damiano Ventura - L’associazionismo è ancora in festa. Come ogni anno domenica 22 settembre dalle 9 alle 20 si terrà in piazza del Popolo a Faenza la Festa delle associazioni, un evento organizzato dalla Consulta delle associazioni di volontariato e dedicato alle numerose realtà associative attive nel vasto territorio della Romagna Faentina. «La festa - afferma Claudia Scarpelli, da sei anni presidente della Consulta - è un momento in cui tutte le associazioni di volontariato e di promozione sociale condividono le proprie attività in un ambiente comune, qual’è la piazza, un po’ per farsi conoscere e un po’ per mettersi fisicamente in rete».
LE NOVITA’ DELL’EDIZIONE 2019
Nel corso della giornata infatti, oltre a varie dimostrazioni e numerosi presidi nei gazebi, si terrà anche il pranzo dei volontari, un momento conviviale organizzato con la collaborazione del bar Centrale per favorire lo scambio di informazioni e di conoscenza tra le varie associazioni operanti in tutto il comprensorio: «Quest’anno volevamo essere più incisivi - continua la presidente Scarpelli - per quanto concerne il discorso della Romagna faentina, per cui abbiamo incontrato i referenti degli altri Comuni invitando le differenti associazioni che operano anche negli altri territori. E’ una cosa nuova che ha suscitato interesse perché ci sono arrivate richieste di partecipazione per esempio anche da Brisighella». Nel corso dell’evento, negli anni precedenti sempre molto partecipato, verrà inoltre assegnato il Mariposa 2019, un riconoscimento ad una donna distintasi particolarmente nel campo dell’associazionismo. Il premio, il cui vincitore verrà svelato solo domenica, prende nome dalla storia delle «Mariposas» nome in codice delle sorelle Mirabal che negli anni 60 a Santo Domingo si opposero alla dittatura di Truijllo e che per questo motivo furono trucidate.
I NUMERI DELLE ASSOCIAZIONI
La Festa delle Associazioni sarà inoltre l’occasione per fare il punto sullo stato del tessuto associativo della Romagna Faentina, il cui saldo, per quanto concerne i numeri, è sempre più in attivo, come conferma Claudia Scarpelli. «A Faenza, e più in generale nell’unione, il volontariato si fa ed è una componente importantissima della nostra comunità. Fino a qualche anno fa eravamo 180/190 associazioni, oggi arriviamo a 200 tra circoli, soggetti di promozione sociale e associazione di volontariato puro anche se non c’è più distinzione perché siamo classificati tutti come terzo settore». Numeri importanti che danno la dimensione di un peso sempre più specifico e di un ruolo chiave svolto dall’associazionismo in tutto il territorio. «Nella nostra realtà le associazioni sono molto attive in tutti i settori - sottolinea la presidente della consulta - ci si occupa di anziani, di disabili, di ambiente e così via. Vengono proposti tantissimi progetti anche all’interno degli istituti scolastici e c’è grande collaborazione con l’amministrazione, con l’ausl ed anche tra le stesse associazioni. Io faccio parte della Consulta da 12 anni e ho visto tantissime associazioni nascere, alcune cessare l’attività, moltissime cambiare per adattarsi alle leggi vigenti. Ultimamente riscontro che le associazioni si aggregano tra loro dividendosi le branche di competenza. Devo dire che il saldo è positivo».