Estate, suggerimenti per bere bene durante le vacanze il tutto made in Romagna
Riccardo Isola - Che si sia in riva al mare, a bordo vasca di una piscina, nel giardino della propria casa (per chi ha la fortuna di averlo) o anche solo durante una grigliata, di pesce o di carne, ferragostana, ecco alcuni suggerimenti che proponiamo per bere bene, rigorosamente made in Romagna. Partiamo dall’effervescenza di una bollicina romagnola. Qui la terra del «Passatore» offre numerose possibilità di scelta. Si può andare dal tradizionale metodo Charmat fino ad arrivare ai più eleganti testimoni del cosiddetto Metodo Classico. Qui ci sentiamo di offrire alcune testimonianze sulle quali «si va sempre sul sicuro». Tra le scelte indiscusse e indiscutibili c’è sicuramente il Brut «1858» da Albana di Branchini arrivando fino al fresco «Blanc de Blanc» Pas Dosé di Albana della Fattoria Monticino Rosso oppure all’elegante e raffinato «Dosaggio zero» da Sangiovese della cantina Pertinello.
Tornando ai vini fermi tra i bianchi non può mancare l’offerta varipinta dedicata al vitigno d’eccellenza, l’Albana, ma noi ci teniamo a rimarcare i grandi passi, e quindi sorsi, del Trebbiano di collina. Partiamo proprio da quest’ultimo. Tra le bottiglie che non devono essere lasciate sugli scaffali delle enoteche o dei vostri rivenditori di fiducia noi suggeriamo il «Vigna Cavaliere Bianco» di Tenuta Casali, un succo di amore per il vino che non deluderà per freschezza, struttura aromatica e sapidità. Altro grande alfiere di questo vitigno è quello offerto da Il Teatro con il suo «I Vespri», un’interpretazione dell’alto modiglianese che colpisce per la complessa trama di richiami di frutta e sapidità. Anche «Piuttosto» macerato della cantina Tre Monti soddisferà per la sua particolare conformazione piena ma al contempo sapida e fresca.
Sull’Albana una indissolubile e soddisfacente interpretazione è quella de «I Croppi» della Cantina Celli. Più sofisticato e complesso è il sorso offerto da «Terra!» di Villa Papiano mentre per sorsi più officinali e floreali si può optare per «Drusiana» di Poderi delle Rocche. Richiami più agrumati, con corpo e struttura, sono offerti da «Sabbia gialla» della Cantina San Biagio Vecchio. Infine ottimo equilibrio tra corredo varietale e interpretazione beverina è l’Albana «Isola» di Balìa di Zola oppure il più complesso «Fiorile» di Fondo San Giuseppe.
ui rossi, in particolare del Sangiovese, tantissime sono le tipologie che il mercato offre. Sicuramente per queste calde temperature noi consigliamo alcune tipologie più taglienti, eleganti, complesse ma fini interpretazioni. Partiamo dai vini di «altura» con «Acereta» della cantina Mutiliana, per arrivare a un perfetto vino d’abbinamento con grigliate di pesce azzurro come «Caciara» di Enio Ottaviani. Altri soddisfacenti sorsi estivi di color rubino sono l’elegantissimo «Godenza» di Noelia Ricci oppure il frutto vivo e croccante di «Crepe» di Ca’ di Sopra. Se poi si vuole lo stesso andare su più struttura, tannino, corpo ed estrazione allora si opti per il «Vigna del generale» della fattoria Nicolucci.
E in chiusura? Beh, mettete in fresco una bottiglia di «50 primavere», l’Albana passito realizzato dall’Istituto agrario faentino del Persolino e ... salute!